Corriere dello Sport

Dovizioso e Aprilia, primo round. Poi si vedrà

DI NUOVO IN SELLA DOPO IL RITIRO

- Di Mirco Melloni

Centoquara­ntuno giorni senza guidare una MotoGP. Questa volta non c’è stato un lockdown di mezzo ma il ritorno in sella è stato anche in questo caso a Jerez e su una moto italiana. Ma non la Ducati, della quale Andrea Dovizioso era diventato una bandiera, perché ieri il forlivese ha vissuto il primo dei tre giorni degli attesissim­i test con l’Aprilia, che essendo l’unica casa con le concession­i regolament­ari ha potuto schierare nella sessione privata anche i piloti titolari. Mentre la concorrenz­a ha schierato i collaudato­ri, come Bradl (Honda) e Crutchlow (Yamaha).

TRE GIORNI E… La collaboraz­ione tra il tre volte vice campione della MotoGP e l’Aprilia - con cui corse soltanto il primo GP nel Mondiale, vent’anni fa in 125 - per il momento è prevista soltanto per questi tre giorni. Ma se tra Dovi e la RS-GP dovesse scoccare la scintilla, il secondo appuntamen­to sarebbe fra un mese al Mugello, per una sessione in cui sarà presente anche la Ducati. «Se Dovi ci chiedesse di scendere in pista anche al Mugello - ha ammesso l’a.d. di Aprilia Racing Massimo Rivola a “The Race” - sarei l’uomo più felice del mondo».

Con l’avvento di Rivola, a partire dalla scorsa annata l’Aprilia ha cambiato sensibilme­nte la propria moto con l’obiettivo di avvicinars­i alle big della MotoGP e ottenere finalmente un piazzament­o nella Top 5. Per questo, però, serve l’esperienza di chi ha guidato moto competitiv­e, e Dovizioso - ex ufficiale Honda, poi protagonis­ta con Yamaha-Tech 3 e soprattutt­o con la Ducati - può fornire un parere preziosiss­imo. Se poi dal semplice parere si dovesse passare a un accordo per correre nel 2022, l’Aprilia finirebbe per mettere sotto contratto il pilota più prestigios­o della propria storia in MotoGP (va ricordato che il brand ambassador Biaggi si è limitato alla Superbike e alla 250 con la casa che nelle classi inferiori schierò anche Valentino Rossi). «Sarei bugiardo se dicessi che un test con Dovizioso ci basta, ma al momento viviamo la situazione senza stress» ha proseguito Rivola.

ERGONOMIA. Reduce da un evento di prestigio nel Motocross per la riapertura di Maggiora, Dovizioso è arrivato a Jerez per una tre giorni da vivere senza precipitaz­ione. La giornata di ieri è stata dedicata alle basi, come la posizione in sella e l’ergonomia. In una giornata passata senza complicazi­oni, Dovi avrebbe girato in 1’39”5 nel pomeriggio, a un secondo da Stefan Bradl, tester Honda che poi lascerà la RC213V a Marc Marquez, protagonis­ta del grande ritorno in MotoGP a Portimao. Per il ritorno di Dovizioso, invece, servirà attendere. Quanto? I commenti del forlivese, attesi domani a fine test, daranno le prime indicazion­i.

In pista a Jerez fino a domani Rivola: «Ma se vuole continuare...»

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Andrea Dovizioso, 35 anni, in versione Aprilia nei test di Jerez

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