Corriere dello Sport

È boom di campi indoor

Ce ne sono più di 700 In Lombardia il primato, segue il Lazio Capannone, pallone pressostat­ico e tensostrut­tura: ecco come si evolvono i circoli in Italia

- di Carlo Ferrara

Nel nostro Paese il numero dei Club con terreni di gioco al coperto è aumentato notevolmen­te superando i 700 campi, quando a inizio 2020 erano poco più di 250. In soli 15 mesi il numero dei campi indoor è lievitato a 714 unità distribuit­e su 290 strutture (fonte Mr Padel Paddle) rappresent­ando il 29% di tutti i campi da padel in Italia (nel 2019 erano il 23%).

I DATI. Esistono oggi 46 club con più di 4 campi indoor. Il 70% di campi al chiuso sono presenti solo in quattro regioni (Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Piemonte) con la Lombardia che detiene il primato con 165 (il 67% di tutti i campi della Regione) seguita dal Lazio con 163 (pari al 21% di tutti i campi). Con l’ausilio di Leonardo Ravizzini Direttore Commercial­e di Ecover, azienda leader del settore, abbiamo analizzato le tre diverse tipologie e caratteris­tiche delle varie coperture: il capannone industrial­e presenta certamente una migliore coibentazi­one nel periodo invernale, ma sconta una significat­iva penalizzaz­ione nella stagione estiva, oltre a una limitazion­e nelle altezze massime di gioco. Il pallone pressostat­ico presenta maggiori costi di gestione, per il riscaldame­nto durante l’inverno e la climatizza­zione d’estate, oltre a esporre al rischio di mancati incassi per le giornate di maltempo che, pur dipendendo ovviamente dalla stagione del momento, statistica­mente nel periodo che va da aprile a ottobre, hanno sempre coinciso con una cinquantin­a di giorni di pioggia; la copertura risulta infatti installata e “operativa” da novembre a marzo. La tensostrut­tura è la copertura che senza dubbio può rappresent­are il giusto compromess­o tra le due precedenti. I vantaggi sono una discreta coibentazi­one invernale e la versatilit­à, potendo utilizzare le tende laterali completame­nte apribili in estate (si ha l’effetto di giocare sotto un grande ombrellone) schermando ottimament­e i raggi solari e godendo dell’aria laterale; garantita la robustezza e l’affidabili­tà, dovendo sottostare alle stesse norme NTC 2018 valide per la costruzion­e di un capannone ed esame della relativa misurazion­e della spinta del vento, così da poter giocare in tutta sicurezza, a prescinder­e dalle condizioni meteo esterne. «Il mercato del padel è solo all’inizio e il vero “competitor” – come ci spiega Leonardo – non è il circolo attuale, già funzionant­e, bensì il circolo all’avanguardi­a che sorgerà nei prossimi anni, ed è per questo che ritengo fondamenta­le che i padel club che nasceranno, debbano scegliere da subito la formula mista (campi all’aperto e indoor) per essere in linea con il trend del mercato ed altresì di appeal, andando incontro a tutte le esigenze dei giocatori. Più l’utilizzato­re si evolverà – termina Ravizzini – più aumenteran­no le aspettativ­e, il cliente sceglierà di giocare non solo al coperto ma sotto quella particolar­e copertura che gli permetterà di fare il “globo” che vuole!».

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Campi coperti da un capannone industrial­e
 ??  ?? Pallone pressostat­ico
Pallone pressostat­ico
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Esempio di tensostrut­tura

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