Sbaglia Barba Benevento ko
Due miracoli nel finale su Glik negano il pareggio Il Benevento non allunga: resta a +8 sul Cagliari
Decide un’autorete di Barba propiziata da Boga che poi sfiora il raddoppio. Raspadori spreca il 2-0
Il Benevento non riesce a infrangere il tabù casalingo e ci rimette punti preziosi nella lotta per la salvezza. Il Sassuolo porta a casa una vittoria risicata, sbaglia parecchio in avanti e alla fine rischia di pareggiarla se non ci fosse il solito Consigli paratutto che nega il gol due volte Glik.
La scelta più difficile quando si gioca contro il Sassuolo e decidere come contrastarlo. Una certezza è che la partita la fanno loro, gli emiliani di De Zerbi, agli altri tocca adeguarsi. Il Benevento ha provato per un tempo a guardare negli occhi gli avversari, magari mettendoci troppa frenesia e consentendo ai neroverdi di andare più volte al tiro. Quando la Strega ha frenato un po' i suoi slanci, il Sassuolo è parso perdere un po' di ritmo, ma proprio all'ultimo secondo della prima frazione ha trovato il vantaggio grazie ad una iniziativa personale di Jeremie Boga, che ha acceso il turbo ed ha lasciato sul posto almeno tre giallorossi prima di arrivare sulla linea di fondo e mettere al centro dove Barba nel tentativo di anticipare Raspadori ha messo nella rete della sua squadra.
LETTURA DIFFICILE. Il primo tempo se ne va con un andamento ondivago. Il possesso palla del Sassuolo è come sempre mostruoso (74%), il Benevento prova a pungere nelle rare occasioni in cui il Sassuolo gli lascia qualche spazio. Ci prova subito Depaoli con una volèe che si spegna di un soffio allato. Ma poi è dominio degli emiliani. Sterile come di prassi. E infarcito di errori di mira. Sbaglia Maxime
Lopez da dieci metri dopo uno svarione di Barba, non riescono a impensierire Montipò Raspadori e Boga. Il Benevento ci prova senza continuità, ma commette gli stessi errori. Sul cross di Sau (8'), Ionita non salta da due passi. Proprio quando il primo tempo sembra andare in archvio sul nulla di fatto si accende l'ivoriano che passa come un bolide di
Formula Uno nell'area giallorossa e costringe Barba all'autogol.
RIPRESA. Inzaghi prova a cambiare l'inerzia della gara rivoluzionando centrocampo e attacco. Quando Caprari prende il posto di Tuia, la squadra si dispone con un più spregiudicato 4-3-3. E per la prima volta il Sassuolo va in affanno. Il Benevento
è assai diverso da quello macchinoso del primo tempo, Viola orchestra con maggiore qualità e l'attacco formato da Lapadula, Caprari e Gaich mette non poco in apprensione i difensori nervoverdi. La squadra di Inzaghi si scopre e il Sassuolo in più occasioni potrebbe colpire e chiudere la contesa, ma prima Boga coglie la traversa (6'), poi Djuricic manda altissimo dal dischetto del rigore. Ma il finale di partita è tutto giallorosso e il rammarico di non aver pressato prima gli emiliani rimane
come un groppo in gola.
ASSALTO. Per l'assalto finale Inzaghi manda in campo anche Iago Falque. Il galiziano suona la carica, anche se rischia di regalare il raddoppio ai neroverdi: si incarta col pallone a centrocampo elo regala a Raspadori che vola solo davanti a Montipò. Il tiro dell'azzurrino finisce di un soffio fuori e infonde nuova fducia ai sanniti. Che caricano a testa bassa. E sfiorano il gol addirittura in tre occasioni. Prima il galiziano con un sinistro violento che viene messo in angolo da Chiriches. Poi con un colpo di testa di Glik indirizzato nell'angolino che Consigli smanaccia con un balzo felino. Infine ancora col polacco che devia sotto misura un tiro da fuori di Depaoli, spiazza letteralmente il portiere emiliano, che ha un rflesso incredibile e si salva di piede. Non c'è più tempo per provare ancora un assalto, Consigli esce da eroe come all'andata. E' destino che contri gli emiliani, i sanniti non riescano mai a gioire.