Provaci ancora Dzeko
Tre anni fa realizzò uno dei tre gol ai blaugrana che esaltarono il popolo giallorosso. Ora ci riprova con l’Ajax: il suo apporto può essere decisivo È l’unico superstite dei titolari che nel 2018 eliminarono il Barça Domani in campo per regalare un’altra
Ci sono partite che lasciano il segno e quella di domani contro l’Ajax può essere una di queste per Edin Dzeko. Il centravanti bosniaco è l'unico superstite della memorabile vittoria di tre anni fa contro il Barcellona, che garantì il passaggio in semifinale di Champiopns League. Di quella squadra sono rimasti anche El Shaarawy (che entrò nella ripresa), oggi infortunato, Bruno Peres (era in panchina), squalificato, Pellegrini, anche lui in panchina, Fazio e Juan Jesus, che non sono inseriti nella lista Uefa e domani sera la partita la vedranno dalla tribuna. Dzeko sa come si fa ad arrivare in semifinale e in quella fantastica notte di tre anni realizzò uno dei tre gol della Roma. L’ultimo dei mohicani, di una squadra che non c’è più, che in tre anni ha perso grandi giocatori: Alisson, Manolas e De Rossi, per fare solo tre nomi.
FUTURO DA SCRIVERE. All’andata Dzeko è stato tra i protagonisti della vittoria alla Cruijff Arena, anche se non è andato a segno. Domani sera serve la sua esperienza per arrivare il semifinale. Poi a fine stagione si parlerà del suo futuro. Nelle ultime sessioni di mercato Edin è stato vicinissimo a lasciare la Roma. Due anni fa era stato a un passo dal Chelsea, nell’estate 2019 Conte, dopo averlo chiesto per i Blues, gli ha fatto una corte spietata anche per portarlo all’Inter e l’estate scorsa Dzeko ha flirtato con la Juve, con il consenso della Roma, che dopo aver visto svanire la possibilità di prendere Milik ha fatto saltare l’impegno già preso con il club bianconero. A settembre aveva addirittura le valigie pronte, ma alla fine è sempre rimasto nella Capitale. Per il futuro l’incertezza resta, anche se la società ha apprezzato il comportamento da professionista dell’ex capitano dopo la lite con Fonseca. Ma il suo ingaggio di 7,5 milioni ancora per una stagione è un fardello pesante per la società. La Roma considera ancora Dzeko una risorsa e se si arriverà a un divorzio sarà consensuale. La società potrebbe scegliere di lasciare il cartellino a Dzeko che sarebbe così libero di accordarsi con un altro club al solo costo dell’ingaggio. Si lavorerà per arrivare a questa soluzione. Ma adesso per Edin e la società la priorità è la sfida di domani contro l’Ajax.
COME QUELLA NOTTE. Per il centravanti è stata una sta- gione travagliata, tra infortuni, il Covid, lo scontro con Fonseca, gli impegni con la Nazionale che gli hanno tolto energie. Poi è cominciata l’alternanza con Borja Mayoral, che ha saputo sostituire Dzeko andando a segno più di lui, con quattordici gol all’attivo tra campionato ed Europa League. Recuperare il miglior Dzeko in questo momento della stagione potrebbe essere molto importante per la Roma. Ad Amsterdam ha fatto reparto da solo e anche domani sera sarà ancora lui a guidare l’attacco giallorosso. Un suo gol, come in quella fantastica notte contro il Barcellona, potrebbe rendere tutto più facile per la Roma. A 35 anni ha ancora voglia di dimostrare di poter fare la differenza. Come spesso l’ha fatta in questi sei anni di Roma. Ieri Dzeko per far ricordare a tutti il suo valore ha repostato sul suo profilo Instagram una storia del sito kickest.it che riporta una statistica relativa ai suoi gol. Prendendo in considerazione solo le reti messe a segno su azione (quindi escludendo i calci di rigori), con i suoi 28 gol nella stagione 2016-’17 il bosniaco è il miglior realizzatore in Serie A nelle ultime 5 stagioni. E non è ancora finita.
Il club ha apprezzato il suo atteggiamento anche dopo la lite con Fonseca