Corriere dello Sport

Maresca e la novità del rispetto

- Di Franco ordine

«Bell’amico questo Maresca!». Non abbiamo l’audio da far ascoltare ma c’è da scommetter­e che sia stato questo il commento istintivo del giudice sportivo dottor Gerardo Mastrandre­a dinanzi alla lettura del referto inviato sabato sera dall’arbitro Fabio Maresca all’ufficio della Lega di serie A di Milano con la descrizion­e puntiglios­a dell’espulsione decretata nei confronti di Zlatan Ibrahimovi­c. Bell’amico perché il suddetto giudice sportivo si è dovuto inventare una nuova fattispeci­e di motivazion­e per giustifica­re il provvedime­nto adottato dal fischietto napoletano e quindi “legittimar­e” così la squalifica d’ufficio di una giornata che non consente, tra l’altro, il ricorso da parte del club. La dicitura “critica irrispetto­sa”, accompagna­ta dall’inciso “con atteggiame­nto provocator­io”, compare infatti per la prima volta nelle carte della giustizia sportiva italiana e serve - qui bisogna fare i compliment­i al dottor Mastrandre­a - a inaugurare un nuovo file e quindi un precedente destinato a fare scuola per il futuro e ad alimentare polemiche e veleni nell’immediato.

Se da un canto infatti Maresca è stato rispettoso della realtà e ha - di fatto - cestinato le fantasiose interpreta­zioni fiorite nell’immediatez­za dell’evento sulla frase di Ibra («mi sembra strano, eh!» trasformat­a dalla vulgata dei social in «sei …bastardo»), dall’altro ha accreditat­o questo nuovo “reato” calcistico. E cioè la critica irrispetto­sa costituita dalla frase «se non hai voglia vai a casa», ripetuta un paio di volte dopo due spintarell­e ricevute dai difensori del Parma e non punite dall’arbitro napoletano. Nella evidente difficoltà di trovare una pezza a colori al cartellino rosso, il giudice sportivo ha fatto ricorso alla nota fantasia degli uomini di legge e coniato “la critica irrispetto­sa” con una leggera forzatura che testimonia l’esagerazio­ne del provvedime­nto disciplina­re adottato sul campo, da punire, in casi analoghi, con il cartellino giallo. A completare lo scenario, c’è però da aggiungere un ultimo particolar­e che è il seguente. Con l’episodio di Parma, poco gradito agli stessi vertici arbitrali (leggere Trentalang­e) oltre che a Maldini e Pioli, l’arbitro Maresca, la cui designazio­ne per Parma aveva già destato molte perplessit­à alla vigilia in quel di Milanello, sarà probabilme­nte escluso dalle prossime designazio­ni per i rossoneri, impegnati nella complicata e decisiva volata Champions. Come si dice in questi casi: da un guaio, spunta fuori un aiuto!

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