Maresca e la novità del rispetto
«Bell’amico questo Maresca!». Non abbiamo l’audio da far ascoltare ma c’è da scommettere che sia stato questo il commento istintivo del giudice sportivo dottor Gerardo Mastrandrea dinanzi alla lettura del referto inviato sabato sera dall’arbitro Fabio Maresca all’ufficio della Lega di serie A di Milano con la descrizione puntigliosa dell’espulsione decretata nei confronti di Zlatan Ibrahimovic. Bell’amico perché il suddetto giudice sportivo si è dovuto inventare una nuova fattispecie di motivazione per giustificare il provvedimento adottato dal fischietto napoletano e quindi “legittimare” così la squalifica d’ufficio di una giornata che non consente, tra l’altro, il ricorso da parte del club. La dicitura “critica irrispettosa”, accompagnata dall’inciso “con atteggiamento provocatorio”, compare infatti per la prima volta nelle carte della giustizia sportiva italiana e serve - qui bisogna fare i complimenti al dottor Mastrandrea - a inaugurare un nuovo file e quindi un precedente destinato a fare scuola per il futuro e ad alimentare polemiche e veleni nell’immediato.
Se da un canto infatti Maresca è stato rispettoso della realtà e ha - di fatto - cestinato le fantasiose interpretazioni fiorite nell’immediatezza dell’evento sulla frase di Ibra («mi sembra strano, eh!» trasformata dalla vulgata dei social in «sei …bastardo»), dall’altro ha accreditato questo nuovo “reato” calcistico. E cioè la critica irrispettosa costituita dalla frase «se non hai voglia vai a casa», ripetuta un paio di volte dopo due spintarelle ricevute dai difensori del Parma e non punite dall’arbitro napoletano. Nella evidente difficoltà di trovare una pezza a colori al cartellino rosso, il giudice sportivo ha fatto ricorso alla nota fantasia degli uomini di legge e coniato “la critica irrispettosa” con una leggera forzatura che testimonia l’esagerazione del provvedimento disciplinare adottato sul campo, da punire, in casi analoghi, con il cartellino giallo. A completare lo scenario, c’è però da aggiungere un ultimo particolare che è il seguente. Con l’episodio di Parma, poco gradito agli stessi vertici arbitrali (leggere Trentalange) oltre che a Maldini e Pioli, l’arbitro Maresca, la cui designazione per Parma aveva già destato molte perplessità alla vigilia in quel di Milanello, sarà probabilmente escluso dalle prossime designazioni per i rossoneri, impegnati nella complicata e decisiva volata Champions. Come si dice in questi casi: da un guaio, spunta fuori un aiuto!