Corriere dello Sport

Bernardesc­hi (quasi) ok, Pirlo ha tutti pronti

- di Nicola Balice

TORINO - Manca solo Federico Bernardesc­hi all'appello. Il numero 33 bianconero ha appena concluso la prima settimana di isolamento a causa della positività al Covid, a ridosso del match con l'Atalanta potrà effettuare il doppio tampone di controllo e sperare in una convocazio­ne in extremis. È lui l'unico assente in questo momento, ieri Andrea Pirlo ha ritrovato in gruppo anche Leonardo Bonucci: «Eccomi di nuovo», ha scritto il difensore su Instagram. Risultato negativo lunedì, con lui ecco che i bianconeri potranno essere al completo o quasi contro l'Atalanta. Mica poco, anzi praticamen­te una primizia in questa stagione, resta solo nel cassetto dei rimpianti il pensiero di come sarebbe andata se tra febbraio e marzo la Juve non fosse stata ridotta ai minimi termini.

IN CAMPO. Difficile in ogni caso che Bonucci possa trovare un posto tra i titolari già in vista dell'Atalanta, questa settimana gli servirà per ritrovare condizione, possibile che lui e Merih Demiral possano far rifiatare Giorgio Chiellini e Matthijs de Ligt a partire dal turno infrasetti­manale in casa con il Parma. In assoluto l'intenzione di Pirlo sembra quella di voler dare continuità a quanto visto la scorsa settimana, in particolar modo contro il Napoli: tutt'altro che da escludere infatti il ritorno al 4-4-2 con Juan Cuadrado a centrocamp­o e la coppia Danilo-Alex Sandro a interpreta­re il ruolo di terzini puri. Possibile la conferma anche di Rodrigo Bentancur e Adrien Rabiot in mediana, con Federico Chiesa inamovibil­e ad armare la coppia d'attacco composta da Cristiano Ronaldo e Alvaro Morata.

LE FRECCE. L'ipotesi di partenza sembra quindi questa, ma per una volta Pirlo potrà lavorare tutta la settimana per preparare la sfida all'Atalanta. Sapendo anche che la condizione dei vari Paulo Dybala, Arthur, Weston McKennie e Dejan Kulusevski è data in migliorame­nto, armi preziose per cambiare la partita in corsa o provare a sorprender­e Gian Piero Gasperini. A loro il compito di convincere il tecnico bianconero a rivedere le gerarchie di questa fase.

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LAPRESSE Bernardesc­hi, 27 anni: 36 gare quest’anno

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