Inzaghi, sabato il tampone. Gaia è tornata a casa
LA PRESENZA DI SIMONE IN PANCHINA CONTRO IL BENEVENTO È INCERTA: INNANZITUTTO SERVE LA NEGATIVITÀ
ROMA - Un marito, un padre, un allenatore valoroso. Inzaghi si è preso cura con amore dei figlioletti Lorenzo e Andrea in attesa del ritorno a casa di Gaia, avvenuto lunedì sera, quando è stata dimessa dallo Spallanzani. Era stata esclusa la polmonite, si è reso necessario un ricovero di due giorni. Sta meglio, proseguirà le cure a domicilio. E’ la notizia che tutti attendevano. E’ stato un primo lento ritorno alla normalità per Simone, adesso spera di riabbracciare suo fratello Pippo, vorrebbe dire esserci domenica (ore 15), quando si giocherà Lazio-Benevento. La presenza di Simone all’Olimpico è al limite. Sabato si sottoporrà ad un tampone, spera di essere negativo. E’ in isolamento a casa da mercoledì 7 aprile, i giorni previsti dai protocolli scadono proprio sabato prossimo. Effettuerà il tampone alla vigilia di Lazio-Benevento e il referto potrebbe riceverlo in serata o al massimo domenica mattina. Simone è risultato positivo, è stato asintomatico. La sua situazione, come quella di un normale cittadino, è stata presa in carico dall’Asl. Incassata la negatività dovrà incassare anche l’ok dell’autorità sanitaria, è probabile che debba sottoporsi alle nuove visite di idoneità. Se non riuscirà ad essere presente domenica ci riproverà per Napoli-Lazio del 22 maggio. In certi casi è impossibile fare previsioni. Pippo, di certo, aspetta Simone all’Olimpico domenica: «Mi auguro che sia lui che la sua famiglia stiano presto bene. Mi sono preoccupato molto per i miei nipoti. Sarebbe bello trovarlo vicino a me in panchina, nonostante non sia facilissimo quando giochiamo contro. La salute comunque è sempre la prima cosa», ha detto Inzaghi senior lunedì dopo la sconfitta col Sassuolo.
IL CASO INTER. Nelle scorse settimane ha fatto discutere il caso Inter. La gara con il Sassuolo del 20 marzo fu rinviata dopo la prima positività (di D’Ambrosio) annunciata dai nerazzurri il 16 marzo. L’isolamento fiduciario, dopo la diffusione delle varianti, è stato nuovamente quantificato in 14 giorni e non in 10. Il 23 marzo, l’Ats di Milano (agenzia di tutela della salute), ha interrotto l’isolamento e liberato i nazionali dell’Inter (previo accertamento della negatività del giocatore e del gruppo squadra) dopo la richiesta ricevuta da quattro federazioni. L’Ats recepì la norma internazionale, valida per tutti i lavoratori, secondo cui una persona in quarantena all’estero ha diritto di rientrare nel proprio Paese d’origine per terminare il periodo di isolamento. I nazionali dell’Inter sono partiti, ma hanno giocato con le rispettive squadre sfruttando le leggi locali.
LA RIPRESA. Inzaghi da oggi ricomincerà a seguire la preparazione della Lazio da remoto. La squadra, dopo un giorno di riposo, si ritroverà alle 10. I biancocelesti si sono sottoposti a tampone ieri, lo faranno anche oggi. Il vice Farris, in assenza di Simone, ha il comando della squadra sul campo assieme agli altri collaboratori tecnici. Per domenica saranno di nuovo a disposizione Lazzari e Correa, squalificati contro il Verona. Il nuovo squalificato è Caicedo, colpa del giallo beccato al Bentegodi dopo il golazo annullato. Luis Alberto invece è entrato in diffida.
Rincorsa al limite l’isolamento scadrà nell’imminenza della partita