Corriere dello Sport

Pippo senza pressioni «Benevento sereno»

Dopo il pari sfumato in extremis contro il Sassuolo Il vantaggio sulla zona che scotta i recuperi di Iago Falque e Letizia: «Sono gli altri a preoccupar­si...»

- Di Franco Santo

Le partite da giocare si riducono sempre di più, è il momento di stringere i denti e di portare a casa la salvezza. Qualcuno prova a parlare di pressione per una squadra che ha tanti esordienti e che deve solo fare l'ultimo passo per agguantare il traguardo. Ma Inzaghi non ci sta, per lui il Benevento non soffre di alcun tipo di pressione, semmai devono essere gli altri a preoccupar­si: «La pressione ce l'ha chi deve inseguire. Noi non siamo mai stati nelle ultime tre posizioni e questo non ce l'ha regalato nessuno. I miei giocatori non li vedo affatto impauriti, anzi, secondo me, sotto il profilo psicologic­o, sono cresciuti molto».

CALCOLI. La sconfitta col Sassuolo ha lasciato parecchio amaro in bocca. E' vero che la squadra di De Zerbi avrebbe potuto segnare altri gol, ma quelle occasioni di Glik nel finale gridano vendetta. Inzaghi ha la sua bestia nera: si chiama Andrea Consigli, portiere di lungo corso, settimo anno al Sassuolo. Affidabile come pochi, ma quando di fronte c'è il Benevento, un paio di prodezze sono assicurate: «Proprio così – dice SuperPippo – quando gioca contro di noi dimostra sempre di meritare la Nazionale». Ma al di là delle parate del portiere milanese, il Benevento deve tornare a fare punti nelle prossime partite. Magari subito, anche se si è di scena all'Olimpico contro la Lazio di Simone: «Per salvarci noi dobbiamo andare a 200 all'ora, 100 non ci basta. Occorre andare al doppio della velocità degli altri. Abbiamo un bel vantaggio, otto lunghezze non sono poche, basta che dalla prossima si torni subito a fare punti».

MODELLARE. Alcune sue dichiarazi­oni dopo Parma avevano fatto credere ad un ritorno al 4-32-1, non tanto per l'efficacia del modulo, quanto per il fatto che con l'albero di Natale sono previsti due esterni avanzati e una punta. E ancora una volta il Benevento senza i suoi trequartis­ti è parso meno brillante nella fase offensiva. Invece Pippo si è affidato ancora al 3-5-2, lasciando in panchina Iago Falque, Caprari, Insigne, tutti giocatori in grado di saltare l'uomo e di creare superiorit­à. E' per questo che tornerà a pensarci nel corso di questa settimana che prelude allo scontro “fratricida” con Simone. «Abbiamo recuperato giocatori importanti, come Letizia, Iago Falque e anche nei cambi le scelte ci possono dare tanto». Non è questione di mentalità difensivis­ta, dipende proprio dagli uomini che possono dare quella spinta in più sul piano della qualità, che hanno consentito al Benevento di accumulare un vantaggio in classifica che ora non va dilapidato.

ASSENTE TUIA. Era la sua partita, lui che nel settore giovanile della Lazio è cresciuto e nel quale lo chiamavano il “nuovo Nesta”. Il destino ha invece remato contro e Alessandro Tuia ha subito quel cartellino giallo che gli farà saltare proprio la partita a cui teneva di più. Al suo posto è pronto a subentrare Caldirola, che è in grado di offrire le garanzie giuste in una partita tanto difficile come quella dell'Olimpico. Il campionato torna a far mancare il fiato: domenica si visita il campo della Lazio, mercoledì si va a Marassi col Genoa. La squadra ha già ripreso ieri mattina la preparazio­ne, questo pomeriggio si replica all'Imbriani.

Tuia squalifica­to: dovrà rinunciare alla sfida in casa della “sua” Lazio

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LAPRESSE Artur Ionita del Benevento contrastat­o da Locatelli del Sassuolo
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