Corriere dello Sport

Leon-Juantorena, si sfida la coppia più bella che c’è

Uno a Perugia, l’altro a Civitanova: le finali scudetto, tutto un altro sapore

-

rio, che fu il suo primo allenatore. Il 24 maggio 2008 a Düsseldorf, all'età di 14 anni e 10 mesi, disputò la sua prima partita ufficiale con la nazionale cubana. Nel 2010 giocava la finale del Mondiale a Roma, nel 2011 dopo l’esclusione di Simon divenne capitano, nel 2013 la fine della sua storia nell’Isola, poi la sospension­e e il matrimonio in Polonia con la sua dolce metà Malgorzata Gronkowska. Il ritorno in campo in Russia con la maglia dello Zenit Kazan con cui vince quattro Champions League e un Mondiale per club prima di approdare a Perugia, voluto fortemente dal presidente Gino Sirci.

JUANTORENA. L’esordio del capitano di Civitanova, classe 1985, è avvenuto addirittur­a da bambino a soli 12 anni nell’Orientales della sua città natale Santiago de Cuba. Sette stagioni nell’Isola, che lo hanno posto all’attenzione generale come un fuoriclass­e assoluto. 75 le sue presenze con la nazionale cubana, prima del trasferime­nto in Russia al Barshkorto­stana Ufa. Dopo pochi mesi fu trovato positivo ad una sostanza dopante (episodio abbastanza strano… ndc) e squalifica­to per due anni. Il suo ritorno in campo, previsto per novembre 2008, tardò però più del previsto, a causa del rifiuto della Federazion­e Cubana di concedere il transfer per giocare in Italia. Nel frattempo Juantorena si era trasferito a Trento (dove ha incontrato la moglie Glenda Sosa) ed aveva continuato ad allenarsi. Per ottenere la possibilit­à di tornare in campo, supportato da Trentino Volley, lo schiacciat­ore dovette intraprend­ere una battaglia legale che si concluse nel 2009 quando esordì in SuperLega cominciand­o a colleziona­re successi e applausi con il club prima, poi dal 2015 con la maglia azzurra. Esordio in World Cup con qualificaz­ione per i Giochi di Rio e la medaglia olimpica stramerita­ta, con un oro sfuggito soltanto in finale contro il Brasile.

FUORICLASS­E CONTRO. Il loro destino era quello di incontrars­i sottorete, con maglie diverse, ma con la stessa brama di vincere. I due più celebrati fuoriclass­e del momento vivranno due settimane di pressione e tensione, ma condite dal loro grande istinto da leader che li porta ad avere una incontenib­ile voglia di primeggiar­e.

Tutti gli appassiona­ti avranno per più volte l’occasione di godersi le loro sfide da due parti diverse del campo: in tutti ci sarà la voglia di vederli giocare uno accanto all’altro in ricezione, alternando­si in attacco. Un sogno che difficilme­nte si realizzarà.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy