Stekelenburg ha un motivo in più
L’ex portiere della Roma torna da avversario con un Ajax che crede nell’impresa «Anni difficili, ma qui è stata comunque una bella esperienza: se non andò bene, fu solo colpa mia»
ROMA - Se c'è una squadra che sa stupire, gettando il cuore oltre l'ostacolo e affidandosi alla qualità di giovani senza timori reverenziali, è proprio l'Ajax. La principessa d'Olanda non rinuncerà ai sogni europei tanto facilmente. E i media italiani ne hanno avuto un assaggio nella conferenza stampa di ieri, direttamente dalla pancia dell'Olimpico. Coraggio, orgoglio e un po’ di sana sfrontatezza: c’era questo, e molto altro, negli occhi di Erik Ten Hag e del suo numero 1, Stekelenburg.
IL RITORNO DI STEKELENBURG. Il colosso di Haarlem era assente all'andata per un infortunio al ginocchio, ma ha recuperato e ritrova l'Olimpico quasi 8 anni dopo. L'esperienza nella Capitale non è stata un granché e nell'ultima annata, la stagione 2012-13, perse il posto ai danni di Goicoechea per poi riprenderselo dopo gli errori del compagno. «Se non è andata bene la colpa è stata la mia ha ammesso il portiere olandese - sono stati anni difficili ma è stata comunque una bella esperienza. L’Ajax era casa mia e tutto era perfetto, ma ho imparato tanto qui e non ho nessun rammarico». Stekelenburg non giudica l'errore dell'andata di Scherpen sul gol di Pellegrini, ma preferisce guardare al presente: «Può capitare di sbagliare. La Roma non ci lascerà molti spazi e dovremo sfruttare le occasioni». L'uomo che aveva aperto le marcature alla Johan
Cruijff Arena, Klassen, ha lanciato la provocazione ai microfoni del club: «Se rigiocassimo l’andata, vinceremmo otto volte su dieci». «Sappiamo come far male alla Roma» ha aggiunto il terzino Tagliafico a TMW.
TEN HAG. Senza gli infortunati Blind e Mazraoui e gli indisponibili Onana (sconta una squalifica avendo assunto, per distrazione, un farmaco proibito) e Haller (acquisto più pagato nella storia dell'Ajax, non inserito in lista Uefa per errore), Ten Hag riparte dalla prestazione di Amsterdam: «Abbiamo imparato. Il risultato non ci è piaciuto, ma siamo ottimisti sul passaggio del turno». Il tecnico ha fatto poi un paragone tra la sua creatura e le squadre italiane: «Con l’Atalanta ci siamo fatti rimontare, è successo lo stesso con la Roma. In questo senso dobbiamo migliorare, ma siamo al loro livello. L'eliminazione? Non sarebbe un fallimento». L'allenatore che nel 2019 ha portato i lancieri a un passo dalla finale di Champions è passato poi dalle parole ai fatti, guidando un allenamento di rifinitura che i rumors raccontano essere stato più intenso del solito. Insomma, in casa Ajax sentono il profumo dell'impresa.
Ten Hag: «Siamo ottimisti, questa squadra è al livello dei giallorossi»