Corriere dello Sport

RINO, LO SCATTO IN 4GIORNI

Da domenica prossima a lunedì 26 tre turni di campionato con quattro scontri diretti che possono decidere scudetto e corsa Champions Prima l’Inter e giovedì la Lazio, entrambe al Maradona, sfide cruciali nella scalata al 4º posto. Gli azzurri e l’Atalanta

- Di Alberto Polverosi

Nove giorni per capire tutto se non addirittur­a per decidere tutto per la Champions League, lo scudetto bis che da dieci stagioni (compresa questa) dà vita alla Serie A fino all’ultima giornata. Per lo scudetto, da dieci anni appunto, si sa tutto molto prima. Nove giorni, da domenica prossima, 18 aprile, a lunedì 26. Tre giornate di campionato con l’infrasetti­manale, quattro scontri diretti in questo ordine cronologic­o: domenica prossima Atalanta-Juventus; giovedì 22 Roma-Atalanta e Napoli-Lazio; lunedì 26 Lazio-Milan.

LA SITUAZIONE. Le 6 squadre in corsa, ovvero Milan (63 punti), Juventus (62), Atalanta (61), Napoli (59), Lazio (55, con una partita da recuperare contro il Torino con data ancora da stabilire) e Roma (54) hanno le stesse ambizioni ma non le stesse possibilit­à. In questo gruppetto, due sono le formazioni più in forma, l’Atalanta e il Napoli, e sono pure quelle che nel prossimo turno hanno le sfide più complicate, per la squadra di Gasperini lo scontro diretto con la Juventus a Bergamo, per quella di Gattuso la sfida con la capolista al “Maradona”. Domenica sera avremo già un’idea. Nel turno seguente, il Napoli giocherà contro la Lazio e davvero sarà tutto molto più chiaro sulle leggittime aspirazion­i di Rino Gattuso.

IL CALENDARIO. Se gli azzurri superano i prossimi due turni, poi il calendario diventerà meno complicato, gli avversari successivi, seppure quasi tutti in corsa (oggi) per la salvezza, non raggiungon­o il livello tecnico di Insigne e compagni. Dopo Inter e Lazio ci saranno Torino, Cagliari, Spezia, poi a tre giornate dalla fine l’Udinese, a due la

Fiorentina ed entrambe, a quel punto del campionato, potrebbero essere già salve. Il Verona, al “Maradona”, chiuderà la stagione del Napoli. Ormai nessuna delle sei in lotta per tre posti in Champions può pensare di fare la corsa soltanto su se stessa, neppure le tre che occupano attualment­e quei primi tre posti a ridosso dell’Inter. Un occhio alle altre è quanto meno necessario.

LA CONDIZIONE. Le motivazion­i sono per quasi tutte uguali (solo la Roma riverserà le sue energie anche per la coppa), per questo conteranno il calendario e la condizione. Gattuso ha finalmente recuperato Osimhen e per il finale di stagione sarà uno dei suoi punti di forza. Ora ha due soli infortunat­i, Ghoulam (da sempre ai margini della squadra) e Ospina, ma con Meret il livello tecnico non diminuisce. Dal 28 febbraio il Napoli ha giocato 8 partite, compreso il recupero con la Juve, che è pure l’unica sconfitta di questo suo pe

riodo, con 6 vittorie e un pareggio e con un parziale di 18 gol. La squadra sta bene, ha ritrovato il rendimento dei momenti migliori, non era facile vincere a Marassi contro la Samp e ancora meno facile era riuscirci in quel modo brillante.

GLI SCONTRI DIRETTI. C’è un altro aspetto che alla fine potrebbe diventare determinan­te, quello della classifica degli scontri diretti. In caso di arrivo a parità di punti nella classifica generale valgono prima i punti e poi la differenza reti di queste sfide. Il Napoli finora è in vantaggio con l’Atalanta (4-1 per Gattuso all’andata, 4-2 per Gasperini al ritorno) e con la Roma (due vittorie), è in svantaggio col Milan (3-1 per Pioli al “Maradona”, 1-0 per Gattuso a San Siro) e in parità con la Juve (2-1 e 0-1), in questo caso conterà il terzo criterio, ovvero la differenza reti generale che per il momento vede i bianconeri a +34 e gli azzurri a +31. Per ora è in svantaggio anche con la Lazio con la sconfitta per 0-2 all’Olimpico in attesa del ritorno. La corsa è ancora aperta e il Napoli sembra pronto per lo scatto finale.

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