Conte a quota 300 il vincitore seriale fa festa ovunque
Nell’Inter avviata alla conquista del titolo c’è un segreto Dal Bari al Chelsea, tra scudetti e promozioni ha già centrato grandi obiettivi con 4 club. E ora...
Dategli un obiettivo, anche ambizioso, e lui non vi deluderà. La carriera di Antonio Conte dice che l'impresa di riportare l'Inter a vincere lo scudetto non è certo la prima che ha "confezionato" da quando ha iniziato ad allenare. Se non ci saranno sorprese nelle ultime 8 giornate, vincerà il sesto campionato più una promozione in cinque piazze diverse e raggiungerà anche quota 300 successi con i club visto che gliene mancano appena 4. Sarebbe un altro finale di stagione da incorniciare per il tecnico di Lecce che, dopo la parentesi del 2019-20 con l'Europa League persa in finale e il secondo posto alle spalle della Juventus, sta riconfermando la sua nomea di vincente seriale.
CHE ELENCO. La promozione in Serie A con il Bari nel 2008-09 è stata la prima perla della sua carriera, un salto di categoria al quale è seguito quello con il Siena nel 2010-11. E poco conta se con i pugliesi ha chiuso il torneo cadetto al primo posto, mentre con i toscani è arrivato alle spalle dell'Atalanta. Formalmente quest'ultimo non può essere considerato un campionato vinto, ma in pratica lo è stato perché l'obiettivo è stato centrato in pieno. Il tris di scudetti con la Juventus (2011-12, 2012-13 e 2013-14) ha iniziato il grande ciclo bianconero, poi, dopo un'esperienza positiva anche se senza trofei con la Nazionale, è arrivata la Premier League al primo colpo con il Chelsea (201617). Nel 2017-18 non ha concesso il bis, ma ha sollevato la FA Cup e in pratica è rimasto a secco solo con l'Inter la scorsa stagione. D'accordo, all'Arezzo e all'Atalanta ha avuto meno fortuna e le due esperienze si sono concluse male, ma il resto del suo percorso professionale parla da solo.
LUI COME TRAP. Ripercorrendo le carriere di grandi allenatori del passato e del presente, pochi hanno dimostrato di saper far felici quasi tutte le piazze dove hanno lavorato. Il maestro in questo senso è stato Giovanni Trapattoni che ha vinto 10 campionati con 5 formazioni diverse: Juventus (6), Inter (1), Bayern Monaco (1), Benfica (1) e Salisburgo (1). Altri connazionali hanno vinto di più di Antonio (se si considerano le coppe europee): è il caso di Ancelotti, Capello e Allegri. Ma se il discorso viene puntato sui campionati vinti in piazze diverse, neppure loro reggono il passo di Antonio visto che Carletto arriva a 4 (Milan, Chelsea, Bayern e Psg), Max a 3 (Sassuolo, Milan e Juve) e Don Fabio a 3 (Milan, Roma e Real; cancellati quelli con la Juve). Stesso discorso per Mourinho, che ha trionfato in campionato con 4 club diversi (Porto,
Chelsea, Inter e Real), anche se poi ha una bacheca più fornita.
GIRAMONDO. Conte può competere pure con un allenatore giramondo come Tomislav Ivic che ha vinto campionati con 5 società diverse (Hajduk Spalato, Ajax, Anderlecht, Porto e Marsiglia), ma Mircea Lucescu è inarrivabile: se quest'anno non si farà sfuggire il torneo ucraino (è in testa con la Dinamo Kiev), salirà a quota 7 formazioni con le quali ha vinto un campionato. Al suo attivo ha già 8 "scudetti" conquistati con lo Shakhtar Donetsk più quelli con Galatasaray (1) e Beşiktaş (1), Dinamo Bucarest (1), Rapid Bucarest (1) e due promozione in Serie A con il Brescia. In tutto farebbero 15 campionati vinti: complimenti!
QUOTA 300. E poi c'è il capitolo delle vittorie in partite ufficiali con i club: conteggiando le coppe nazionali e internazionali, Conte è a quota 296 successi. Compresi quelli ottenuti quando era costretto in tribuna da squalifica, ma era lui ad allenare la squadra durante la settimana (è successo alla Juventus e 4 volte all'Inter). Con altre 4 affermazioni avrà fatto cifra tonda e, considerando che per la matematica certezza dello scudetto i punti necessari in questo momento sono 13, state certi che Antonio non si fermerà.