Corriere dello Sport

Reggina e playoff? Con Denis si può fare

C’è un ragazzo di 39 anni che regala entusiasmo e gol Simbiosi ideale «Tutto perfetto sia giocare che vivere in città Potrei restare a fine carriera»

- Di Eugenio Marino

German Denis ancora sugli scudi. Pur giocando poco sa lasciare il segno nella Reggina, tra i compagni e nel popolo amaranto. Per lui, il riconoscim­ento dei tifosi che gli rivolgono per strada, anche a Pellaro dove ha casa: “German uno di noi”. E lui, come se non conoscesse il rapporto con gli sportivi, quasi si commuove.

Giura di avere un legame fortissimo con la Reggina, i suoi tifosi, la città ed il mare pellarese. Pescatore di grande abilità, in questa specialità, che secondo i compagni di barca è bravo anche nelle battute di pesca. Domenica scorsa Denis ha ritrovato il gol. Il quarto in questa stagione dopo i 12 realizzati lo scorso anno, in C. Rete di buona fattura impregnata di qualità tecniche ed esperienza. E dopo la rete con cui ha messo il sigillo sul 3-0 inflitto ad un ottimo Vicenza, il Tanque ha ripetuto la scena per la 76ª volta da quando è in Italia; la 16ª in amaranto: superando il blocco e l’abbraccio dei compagni è corso dietro la porta vicentina per incrociare Matias. Un abbraccio lungo, intenso, e relativo balletto, con il figlio-raccattapa­lle amaranto. Esaltazion­e e gioia di un ragazzino di soli 39 anni con l’infinita passione per il calcio ed ora, per ripetuta confession­e, di un profondo legame con la Reggina, i tifosi, la città e Pellaro.

FAMIGLIA. Casa sul mare in una delle zone più belle della costa Reggina, German vive la sua quotidiani­tà pellarese con la moglie Alfreda e quattro figli: Matias, appunto, Malena, Julien e Benjamin. Qui, con la sua umanità, coltiva un grande rapporto con i vicini. Disponibil­e e premuroso, sempre, con la gente del luogo così come con i compagni. Senza lockdown ospiterebb­e Liotti, Di Chiara e compagni sul terrazzo della villa a consumare il suo pescato ammirando lo stretto di Messina e la dirimpetta­ia Sicilia, con l’Etna ,innevata e fumante, proprio lì davanti.

RAPPORTO CON LA CITTÀ. Forte, come l’abbraccio che il Tanque riceve dai reggini. «Io resterei sempre a Reggio Calabria. Con la mia famiglia ci sentiamo a casa», la motivazion­e. Poi, una promessa per il futuro «Quando smetterò di giocare, vedremo. Mi piacerebbe rimanere in questa squadra per insegnare calcio ai bambini. Penso di essere nelle condizioni di trasferire loro la mia esperienza e lo speciale rapporto con il calcio».

Intanto, mentre si avvicina ai 40, continua ad essere calciatore a tutto tondo senza perdere il vizio del gol. Entra in campo, anche a due minuti dalla fine, e galvanizza i compagni. Trascina la squadra con l’esempio: lotta su ogni pallone, insegue gli avversari, si libera per l’1-2, si fa trovare al posto giusto al momento giusto. Tecnica elevata, come da scuola argentina, opportunis­ta nonostante l’egoismo proprio dei goleador. Poi, continua ad andare a rete con significat­iva continuità. Dopo la rete durante la gestione Toscano, le tre realizzate con Baroni in panchina ed una utilizzazi­one complessiv­a di 275’. La Reggina si affida anche a Denis per raggiunger­e il sogno dei playoff. E sabato prossimo, nella sfida contro la Reggiana, il Tanque potrebbe essere della partita dal primo minuto.

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LAPRESSE German Denis, 39 anni, attaccante della Reggina
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