Il Foggia dura soltanto un tempo Valente gol e Palermo all’8° posto
VINCONO I ROSANERO CON UNA RIPRESA IN CRESCENDO Ai rossoneri fa male la lunga inattività causa Covid Pelagotti sugli scudi nei primi 45’ poi la spunta Filippi
La vittoria del cuore per il Palermo che dopo questo recupero registra la migliore classifica stagionale (8°, scavalcato il Teramo), avvicinandosi alla certezza di disputare i playoff. Il Foggia, penalizzato dal Covid e dalla inattività (non giocava da 24 giorni), cala alla distanza, vanificando un primo tempo con più occasioni ed arrendendosi a 8' dal termine a una staffilata di Valente. I pugliesi di Marchionni, in tribuna per squalifica, interrompono la serie sì che durava da 5 turni.
PELAGOTTI SUGLI SCUDI. Non belli i primi 45'. Con Accardi, Palazzi e Somma indisponibili, i rosa devono rivoluzionare la difesa, schierando i due 2000 Peretti e Marong (ancora convincente l'italo gambiano alle sue prime apparizioni da professionista), mentre davanti Rauti punta centrale non regge l'impatto e Saraniti viene rilanciato solo dopo un'ora di gioco. Il Foggia è ben orchestrato, e affida prima a Vitale (10') poi due volte a Curcio le sue conclusioni più pericolose. Ma Pelagotti risponde presente.
Il Palermo annaspa ma poco prima dell'intervallo si scuote dal torpore. Gli ospiti improvvisamente cedono l'iniziativa, perdono quasi tutti i contrasti e smarriscono linearità di gioco. Inutile anche il cambio di modulo con l'ingresso di Nivokazi per Said e Curcio trequartista. Fra i rosa, cresce De Rose dopo un primo tempo anonimo, arrivando a sfiorare il gol (29', para Fumagalli). E' l'ex Floriano il più ispirato: si immola Gavazzi per negargli il gol ma al 37', su capovolgimento di fronte dettato da Almici, il 7 trova lo spazio per liberare Valente in corsa dall'altro lato. Blanda la copertura di Kalombo, in ritardo Fumagalli, l'esterno timbra così il suo secondo gol stagionale.
LA GIOSTRA IN PANCHINA. In una sfida segnata dall'approssimazione, con tanti campanili e poco gioco a terra, il Palermo ha messo la determinazione che serviva, superando per un pomeriggio i limiti che si porta dietro da tutta la stagione. Curiosa la scelta delle panchine di non ricorrere ai 5 cambi e se il Foggia aveva in organico molti giocatori fuori condizione, Filippi ha utilizzato i suoi tre slot per cambi singoli, non potendo così sostituire Floriano, infortunatosi a 5' dal termine e rimasto in campo per onor di firma. Ma al Palermo serve concretezza: con la nuova gestione tecnica ha portato a casa 13 punti in 7 partite.