Super Willis demolisce Pesaro
Brindisi suona la nona sinfonia. Ormai è una macchina perfetta. Non è stata solo l'adrenalina di una sera, che pareva magica, in cui ha battuto Milano senza play e pivot titolari e pure senza coach. A distanza di tre giorni si ripete e dimostra che, a questo punto, saprebbe viaggiare anche senza pilota, dotata di una valanga di fiducia che permette a Willis e compagni di giocare a memoria. Nell'occasione, la formazione pugliese recupera anche Harrison che fa discreti numeri per essere al rientro dopo tre mesi (14 punti in soli 17'). La partita della VL, orfana di capitan Delfino - stagione finita per l'argentino che si è presentato con le stampelle per la lesione completa della fascia plantare del piede sinistro - comincia con il piede sbagliato: la distorsione alla caviglia di Cain dopo appena 3' toglie a Pesaro l'unica variante al tiro da tre punti in una serata dalle polveri bagnate (15,6%). Il pivot rientra negli spogliatoi a farsi sistemare dallo staff medico e prova a rientrare nel terzo periodo, ma si vede che l'appoggio non è sicuro e infatti fatica tantissimo a rimbalzo (ne prende 5,) contro l'atletismo di Krubally. E quando si trova davanti Eboua lo porta a scuola. Pesaro ha gli uomini contati più di Brindisi e non ha nemmeno il dinamismo per reggere una partita infrasettimanale, solo qualche fiammata e un tentativo di rimonta che si ferma al massimo al -8 del 23' (37-45). Proprio in quel momento Brindisi fa capire chi comanda: dà la spallata alla partita con un sontuoso Willis e non si fa più riprendere.
Per il lungo 24 punti e ben 11 rimbalzi Si rivede Harrison VL male nelle triple