Corriere dello Sport

Garbin: «Lavoriamo per emulare gli uomini»

Domani e sabato a Cluj le azzurre giocano con la Romania il playoff per tornare nell’elite della Fed Cup. Ne abbiamo parlato con la capitana «Il movimento femminile ha sofferto di più questa pandemia Cocciarett­o cresce, Trevisan sta vivendo una fase diffi

- Di Massimo Grilli

Va bene rendere gli onori del caso ai dieci italiani presenti tra i Top 100 della classifica, meritati gli applausi per i risultati recenti dei vari Sinner, Musetti, Sonego. Nel panorama del nostro tennis c’è però da non dimenticar­e l’altra metà del cielo azzurro, che - pur lontano dai fasti di qualche anno fa - sgomita per guadagnare attenzioni e titoli. E per ottenerli può venire utile anche questo play-off in Romania per la Billie Jean King Cup - la vecchia Federation Cup - in programma già un anno fa prima di essere rinviato per la pandemia. Si rigioca domani e sabato, sul campo indoor della “Sala Polivalent­a” («veloce ma non troppo, con la palla che si alza molto») di Cluj, in Transilvan­ia. Chi vince giocherà nel prossimo febbraio le qualificaz­ioni per approdare alle finali del 2022 (quelle del 2020-21, per la prima volta a 12 squadre, dovevano essere disputate a Budapest in questi giorni, ma a febbraio sono state rinviate e la nuova data è ancora misteriosa). Ne abbiamo parlato con Tathiana Garbin, dal 2017 capitana della squadra azzurra.

I forfait recenti di Halep (numero 3 del mondo, ancora dolorante alla spalla che l’ha costretta a ritirarsi dal torneo di Miami) e Tig (63), che si aggiungono alle rinunce già conosciute di Cirstea

(67) e Begu (74), rendono molto meno pericolosa la Romania. Quali comunque le insidie di questa trasferta? «Sappiamo bene come nelle competizio­ni a squadre la classifica abbia un valore relativo, però siamo consapevol­i di avere una grandissim­a occasione per tentare il ritorno nel gruppo delle più forti, e non vogliamo farcela sfuggire».

Ha già scelto le due singolaris­te? «Aspettiamo gli ultimi allenament­i, ho comunque grande fiducia in tutte le ragazze perché questo gruppo sa esaltarsi in appuntamen­ti di questo tipo, come già ha dimostrato nelle partite

Capitana

Tathiana Garbin, 43 anni, è alla guida della Nazionale di Fed Cup dal 2017 di un anno fa. E poi abbiamo studiato a lungo tutte le nostre avversarie, con l’aiuto dei dati forniti da Craig O’Shannessy, collaborat­ore della Federtenni­s, sappiamo bene cosa ci aspetta».

La Cocciarett­o, semifinali­sta un mese fa a Guadalajar­a, è forse l’atleta che in un anno si è maggiormen­te migliorata. Aveva cominciato il 2020 al numero 215, ora è 111.

«Elisabetta ha fatto tanti progressi, è una su cui si può sempre contare. Ha avuto recentemen­te qualche problema fisico, a cui abbiamo cercato di provvedere».

E la Trevisan, invece? Dopo il cla

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