Corriere dello Sport

Non ci resta che Fognini «Gioco col piglio giusto»

Il campione in carica elimina Thompson e attende Krajinovic

- Di Alessandro Mastroluca

finale Rafa Nadal nel 2013 e Tomas Berdych nel 2015. «Non era un primo turno facile, ho affrontato questa sfida con la giusta intensità. Jannik colpisce forte, dovevo cercare di farlo muovere e di trovare buoni angoli».

Di Sinner, con cui si è allenato più volte in passato, ha elogiato la profession­alità negli allenament­i moroso exploit dei quarti al Roland Garros, ha fatto molta fatica e quest’anno ha vinto solo una partita nel circuito...

«Ho parlato molto con Martina, per lei questa è una stagione molto delicata. C’è tanta pressione da saper gestire, tante attenzioni provenient­i dall’esterno a cui rispondere. Conosciamo tutti il suo percorso, sappiamo bene che pur avendo 27 anni non ha l’esperienza di altre giocatrici. Ora deve concentrar­si sul suo progetto di tennis, anche a scapito dei risultati. Ma tornerà presto ai suoi livelli, ne sono sicura».

La Giorgi - assente in Romania per Covid - sembra molto interessat­a in questi ultimi tempi a fare strada nella moda con il suo brand Giomila. Secondo lei, il tennis ha ancora un posto importante nella sua vita? «Posso dire solo che Camila avrebbe tanto voluto essere qui con noi, ci chiama tutti i giorni, manda in continuazi­one messaggi. Sta dimostrand­o un attaccamen­to alla maglia azzurra commovente». quotidiani. «Per questo è regolare - ha detto - È più maturo degli altri tennisti della sua età nel modo di giocare e di prepararsi. Il suo tennis mi piace, ha un buonissimo ritmo da fondo». Il suo tennis si farà, anche attraverso sconfitte come questa.

Non ci resta che Fabio Fognini. Il campione in carica è l’unico italiano ancora in corsa negli ottavi di finale del Masters 1000 di Montecarlo. Nel primo appuntamen­to stagionale di questa categoria sulla terra rossa, il numero 18 del mondo ha dominato 6-3 6-3 il baffuto australian­o Jordan Thompson.

Si erano incontrati una volta sola, all’Australian Open del 2020, e in quell’occasione il ligure aveva dovuto lottare cinque set prima di festeggiar­e la vittoria. Stavolta non c’è stata partita. Sul rosso il tennis dell’australian­o è incerto, poco efficace, troppo leggero. Dall’altra parte, Fognini ci si trova a meraviglia. Poi al Country Club del Principato è entrato nella storia, nella domenica di Pasqua di due anni fa. Nessun giocatore italiano, infatti, aveva mai vinto un Masters 1000 prima del suo trionfo in finale su Dusan Lajovic, dopo aver eliminato Rafa Nadal in semifinale. Il torneo è stato poi cancellato l’anno scorso a causa della pandemia.

FOGNINI VA. Il break che Fognini ha subito nell’ottavo game del primo set è poco più di una parentesi all’interno di una partita comunque mai in discussion­e. Negli ottavi, affronterà oggi il serbo Filip Krajinovic, con l’obiettivo di raggiunger­e le venti vittorie in carriera a Montecarlo (secondo incontro dalle 13 sul Court des Princes). «Krajinovic ha talento e gioca molto bene a tennis. Vale più della sua classifica - ha detto il ligure in conferenza stampa - Sarà una battaglia molto dura, l’importante è stare in campo come ho fatto in questi due giorni, con l’atteggiame­nto giusto».

Numero 37 del mondo questa settimana, ma con un passato da Top 30, il ventinoven­ne di Belgrado, grande amico di Novak Djokovic, l’ha battuto due volte in tre confronti diretti. Il vincente incontrerà poi nei quarti Casper Ruud o Pablo Carreno Busta, per sfidare eventualme­nte in

Negli ultimi tempi si è parlato quasi esclusivam­ente del tennis italiano maschile, e dei suoi successi. Come si presenta il futuro della settore femminile? «Io ho avuto la fortuna di poter vivere in diretta gli anni dei trionsemif­inale Rafa Nadal.

SONEGO OUT. Si è fermato invece al secondo turno Lorenzo Sonego, che ha comunque avuto motivi per sorridere nonostante il doppio 6-3 subito contro Alexander Zverev, molto convincent­e nella prima partita dopo l’eliminazio­ne all’esordio a Miami. Come spesso gli capita, l’efficacia con la prima di servizio ha spinto verso l’alto tutto il gioco del tedesco. Il torinese, fresco vincitore del Sardegna Open a Cagliari, si è così trovato maggiormen­te sotto pressione nei suoi turni di battuta. Il numero 6 del mondo ha sfruttato cinque delle sei palle-break maturate nel match, il quarto italiano in Top 30 (status che è destinato a perdere la prossima settimana) non ne ha sfruttate sette su nove.

Dopo l’incontro, comunque, il venticinqu­enne piemontese ha ricevuto un regalo decisament­e gradito. Ex calciatore nelle giovanili del Torino, di cui è ancora grande tifoso, ha raccontato la sua sorpresa per la telefonata del presidente Urbano Cairo. «Sei stato bravo e ti seguo sempre. Non ci siamo ancora conosciuti di persona, spero possa succedere presto» gli ha detto, invitandol­o al Filadelfia. Un bel premio di consolazio­ne.

«La Giorgi ha il Covid ma ci chiama ogni giorno, è legatissim­a alla Nazionale»

Sonego incappa nel miglior Zverev, ma si consola con l’invito del “suo” Torino

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Jannik Sinner, 19 anni, era alla prima presenza nel Principato
Novak Djokovic, 33 anni, n.1 del mondo, due volte re a Montecarlo Jannik Sinner, 19 anni, era alla prima presenza nel Principato
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ANSA Fabio Fognini, 33 anni, a caccia della pallina durante la partita vinta con l’australian­o Jordan Thompson, 26. Lo attende Filip Krajinovic
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FEDERTENNI­S Martina Trevisan, 27 anni, in allenament­o a Cluj

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