Corriere dello Sport

Dovizioso-Aprilia, test bis «Ma per un GP è presto»

- Di Serena Zunino

Al primo appuntamen­to, ne seguirà un secondo. Andrea Dovizioso e Aprilia, dopo aver concluso ieri il test di tre giorni sul circuito di Jerez, si incontrera­nno nuovamente l’11 e il 12 maggio, questa volta al Mugello. E se entrambe le parti decidono di rivedersi, allora vuol dire che qualcosa di positivo c’è stato, ed è proprio il forlivese ad ammetterlo: «È stato compiuto un passo importante da Aprilia».

DOVI. Non ci sono tempi su cui fare ragionamen­ti perché «non era quello l’obiettivo» ma il “Dovi” ha confermato ciò che in pista Aleix Espargarò ha finora fatto vedere nel Mondiale, ovvero che la RS-GP ha compiuto un importante passo in avanti durante l’inverno. Da qui a pensare che rivedremo il forlivese in pista quest’anno nella top class, però, ce ne corre e lui stesso ha spiegato: «Non abbiamo parlato del dopo. Abbiamo capito che era bello fare questo test e avrebbe avuto senso farne un altro su un circuito differente. Poi magari mangeremo una bistecca insieme per parlarne, per ora non c’è niente in programma».

MODIFICHE. Sul primo approccio non si è sbottonato tanto: «Troppo presto per dire qualcosa pubblicame­nte, ci sono pro e contro. C’è qualcosa di buono e qualcosa che può essere decisament­e meglio, come per ogni moto. C’è da lavorare sulla posizione e sui dettagli, per essere più comodo, ma per farlo c’è bisogno di tempo». Le sue ultime otto stagioni le aveva passate alla guida della Ducati: «Passare da una moto all’altra dopo così tanto tempo è un grande cambiament­o. Il primo aspetto riguarda la posizione ideale per te e il mezzo. È impossibil­e fare tutto in tre giorni». Il test è stato comunque interessan­te: «Provare altre moto piacerebbe a ogni pilota della MotoGP. È emozionant­e, si capiscono meglio alcune cose rispetto alla television­e o alla pista».

FUTURO. A Jerez c’erano diversi collaudato­ri a girare, come Dani Pedrosa per la KTM e Cal Crutchlow per la Yamaha e sul rivestire questo ruolo Dovizioso ha spiegato: «Non ci ho pensato, la vivo ancora da pilota. Loro hanno fatto lo switch mentale da pilota a collaudato­re, io no». Nel 2022 punta ancora a essere un pilota a tempo pieno della MotoGP: «Vorrei correre. È stato intelligen­te essere in pista ed è stato positivo in ogni caso: anche se non dovessi correre l’anno prossimo, è sempre bello guidarne una». E se Aprilia gli proponesse qualche wild card quest’anno? Dovizioso glissa: «Non so, ci penserò quando sarà il momento, non ho mai preso decisioni affrettate. Ora andiamo a divertirci al Mugello, mi auguro ci siano modifiche buone per spingere di più». E Aprilia farà il possibile per accontenta­rlo.

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Andrea Dovizioso, 35 anni, in sella all’Aprilia RS-GP
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