“Crimine infinito” e quella storia di Antonino Belnome oltre il calcio
Racconto di sport, di inchiesta e di vita. È appena uscito in libreria “Crimine Infinito”, il nuovo romanzo di Cristiano Barbarossa e Fulvio Benelli per Fandango Libri che narra la storia dell’attaccante Antonino Belnome che nei primi Anni Duemila giocò nel Teramo e nel Catania. È il racconto di come, dai campi di calcio, sia riuscito a diventare uno dei più potenti padrini della ‘Ndrangheta del Nord Italia. Il libro muove le prime pagine dalla partita TeramoFoggia, con una prestazione che sembra poterlo portare ad un salto di categoria. Ma il suo cammino si interrompe bruscamente poco dopo con un incidente automobilistico che gli stronca la carriera. Inizia così, a trent’anni, la sua vita da ex, tra tentativi di ricostruirsi una vita e le molte porte sbattute in faccia. Entra così in contatto con gli ambienti malavitosi che ruotano attorno al Mercato dell’Ortofrutta di Milano e da lì, mentre allena i pulcini del Giussano, sua città d’origine, inizia la sua scalata nell’Onorata Società, tra flashback di quando adolescente si divideva tra i lavoretti in un cantiere e i campi di pozzolana e il suo nuovo ruolo dal quale imporre le regole per la gestione della cocaina nei locali e per i subappalti dello smaltimento dei rifiuti tossici. Cristiano Barbarossa & Fulvio Benelli - che si sono occupati a lungo di mafie italiane e estere - hanno costruito un romanzo partendo dai fatti reali e dagli atti d’indagine per raccontare la rete criminale più ricca e potente del pianeta che infila i suoi tentacoli ovunque, anche nelle pieghe del mondo dello sport.