Corriere dello Sport

MARQUEZ STUZZICA ROSSI «CORRO SOLO SEVINCO»

Non sono tra i primi 15 del Mondiale ma per carisma catalizzan­o l’attenzione Al Mugello aspettano soprattutt­o loro «Ammiro il suo spirito, va forte a 42 anni, ma io quando non potrò più lottare con i primi mi fermerò»

- di Mirco Melloni

Nessuno dei due è tra i primi 15 del Mondiale, ma è inevitabil­e che per vittorie e carisma Valentino Rossi e Marc Marquez catturino l’attenzione alla vigilia di un appuntamen­to tradiziona­le come il Mugello. In particolar­e pensando che per il Dottore potrebbe essere l’ultima volta da pilota MotoGP sul circuito toscano. Parlando del grande rivale, a SkySport, Marc ha espresso un compliment­o che può suonare anche come una frecciata: «Ammiro lo spirito di Valentino, chiunque vorrebbe andare così forte su una MotoGP a 42 anni», ha detto lo spagnolo, prima del retrogusto meno dolce. «Io però ho una mentalità differente: quando non potrò più vincere o lottare per primeggiar­e, mi fermerò. A me non piace correre per il decimo posto: oggi lo faccio perché sono convinto di poter tornare il Marc di prima, e quella sarà soltanto una questione di tempo, vedremo dopo la pausa estiva».

Marc ha parlato anche del suo erede sul trono della MotoGP, Joan Mir («Sta facendo come l’anno scorso, pensando ad arrivare sempre al traguardo, ma così vinci un titolo, non ogni titolo») generando la risposta piccata del connaziona­le: «Io credo che il mio inizio sia stato buono, non bado troppo a quello che dice Marquez», ha spiegato Joan.

CONTANO I RISULTATI. Presente nella conferenza stampa ufficiale della vigilia, Valentino non ha ragionato sul futuro, lasciando aperte entrambe le porte: ritiro e prosecuzio­ne della carriera. L’unico addio menzionato è stato quello di Antonio Conte («Noi interisti non possiamo goderci i successi: vinciamo e poi l’allenatore va subito via, come Mourinho»), l’unica certezza è che non sarà la presenza o meno del pubblico a indirizzar­e la decisione del Dottore: «Purtroppo non ci sono i tifosi quest’anno, e il Mugello è la pista dove l’assenza del pubblico si avverte maggiormen­te, anche se poi la pressione che ho iniziato a sentire a inizio settimana è stata la stessa della vigilia di ciascuno degli ultimi 25 anni, non posso dire che sia una bella sensazione, ma so che un giorno mi mancherà. Ma non sto ragionando sul fatto che questo potrebbe essere il mio ultimo GP d’Italia. La scelta dipenderà dai risultati, perché a quelli si collega anche il mio divertimen­to: senza risultati diventa pesante...».

SCELTA ESTIVA. I soli nove punti nei primi cinque GP suggerireb­bero un peso maggiore sul piatto della bilancia dell’epilogo a fine stagione, ma anche ieri Valentino ha rimandato ogni discorso alla pausa estiva. Sotto il profilo della performanc­e, quindi, al Mugello inizia un mese importante, perché seguiranno circuiti “classici” come Barcellona, Sachsenrin­g e Assen prima dello stop di luglio: «Il mese in cui arriverà la decisione, che non sarà soltanto mia, dovrò parlare con la Yamaha e con Petronas per capire i programmi», ha detto Valentino. «Dopo i test di Jerez, tre settimane fa, ho avuto sensazioni migliori che ho riscontrat­o anche a Le Mans, dove però la gara con il flag-to-flag ha azzerato tutto. Quindi vedremo quale sarà la mia velocità qui al Mugello».

PECCO-HAALAND. Il futuro di Rossi è legato anche alla Academy che oggi è in lotta per il Mondiale con

Bagnaia («Pecco è pericoloso anche perché non ha pressione: rispecchia il ricambio generazion­ale, anche nel calcio ci sono Ronaldo e Messi ma anche Haaland», ha detto Marquez) e dal 2022 con il Team VR46 nella classe regina.

«I piloti della Academy hanno prolungato la mia carriera, perché allenarsi è diventato più divertente - ha aggiunto Rossi a SkySport - e con il livello odierno l’allenament­o è ancora più importante. Il team? A me piacerebbe che corresse con moto fornite dalla Yamaha, ma anche Petronas vuole restare con la Yamaha e c’è una questione politica da decidere. Si è fatta avanti la Ducati che mi ha sorpreso per come ha mostrato di apprezzare il lavoro della Academy. La certezza è che correrò in auto: gestire il team significa lavorare, e quello lo eviterei volentieri».

Valentino: «Non so se sia l’ultimo Gp d’Italia, certo senza risultati è pesante»

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 ?? ANSA ?? Marc Marquez, spagnolo, 28 anni, ha saltato per infortunio i primi due gran premi 2021, è rientrato ad aprile nel GP del Portogallo
ANSA Marc Marquez, spagnolo, 28 anni, ha saltato per infortunio i primi due gran premi 2021, è rientrato ad aprile nel GP del Portogallo

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