Corriere dello Sport

Milano all’attacco del Barça

Final Four al via: l’Armani non la gioca da 29 anni, gli spagnoli non la vincono da 11

- Di Fabrizio Ponciroli

Adistanza di ben 29 anni, l’Olimpia Milano torna a respirare l’aria rarefatta ma frizzante di una Final Four di Eurolega. «È una grande, nuova, esperienza. Mi sto godendo ogni singolo istante di questa Final Four. Indipenden­temente dal risultato. Perché personalme­nte, attribuisc­o grande valore a quello che abbiamo fatto come gruppo, come squadra, come club, solo per essere qui», le parole di coach Ettore Messina, il vero artefice dell’impresa biancoross­a.

La conquista di un posto nelle prime quattro d’Europa certifica l’eccellente lavoro dell’allenatore e le qualità del roster biancoross­o. Per tutta la regular season (21 vittorie, 13 sconfitte) e durante i play-off, l’AX ha dimostrato di essere una squadra resiliente, brava a non arrendersi mai. Nella maggior parte dei casi, l’Olimpia si è presentata con Malcolm Delaney nei panni di playmaker titolare: 11,6 punti di media a partita e tanta sostanza a livello difensivo. Al suo fianco Kevin Punter, uomo barometro della squadra, capace di grandi exploit offensivi ma anche di preoccupan­ti pause (comunque miglior marcatore della squadra con 14,4 punti ad incontro).

Altra croce e delizia Zach LeDay, giocatore di striscia (46,4% da tre). Fondamenta­le l’apporto di Shavon Shields, l’eroe della durissima serie con il Bayern Monaco (inserito anche nel secondo quintetto dell’Eurolega). A chiudere il quintetto Kyle Hines, il ministro della difesa, il collante della squadra, giunto tra l’altro alla sua nona apparizion­e alle Final Four. Il 34enne centro cerca la sua quinta vittoria, dopo aver vinto due titoli a testa con Olympiacos e CSKA Mosca. Come il Barcellona, anche l’Olimpia ha un roster profondo.

Coach Ettore Messina ha tante soluzioni dalla panchina. Il primo nome è quello di Sergio Rodriguez. Il Chacho, classe 1986, punta a conquistar­e la terza Eurolega in carriera (dopo averla vinta con Real Madrid e CSKA Mosca): «L’esperienza aiuta per potersi preparare meglio per avere una routine più continua. Io, Kyle (Hines, ndr) e Gigi (Datome, ndr) possiamo aiuta(non re i ragazzi meno esperti a farli sentire a loro agio».

In effetti, Gigi Datome a parte (quinta Final Four per l’azzurro), tanti biancoross­i sono alla “prima volta” in un palcosceni­co tanto importante. Proprio l’eccessiva pressione potrebbe diventare un limite per l’AX. Il lavoro psicologic­o di coach Ettore Messina sarà decisivo. Inoltre, i precedenti stagionali con il Barça non sono entusiasma­nti: due gare disputate, due sconfitte. Se i blaugrana riescono a tenere gli avversari sotto quota 70 punti segnati, non perdono quasi mai (10 vittorie su 11 gare). Come spiegato bene dal Chacho Rodriguez, l’Olimpia dovrà mettere in campo il massimo dell’energia possibile. Difesa aggressiva, ritmo alto e, possibilme­nte, segnare più punti possibili. La ricetta migliore per mettere in crisi i blaugrana e mascherare i limiti dell’AX, ovvero tanti giocatori al primo ballo in una Final Four e qualche problema a rimbalzo (una costante per tutta la durata della stagione).

Messina: Al di là del risultato, mi godo ogni istante

Rodriguez: Io, Hines e Datome aiuteremo i meno esperti a sentirsi a loro agio

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CIAMILLO Nikola Mirotic, 30 anni, miglior marcatore con media punti 15,2
 ?? CIAMILLO ?? Malcom Delaney, 32 anni, viaggia a una media di 11,6 punti
CIAMILLO Malcom Delaney, 32 anni, viaggia a una media di 11,6 punti
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