Corriere dello Sport

Arnautovic «Italia nel cuore ma ora vi batto»

Una fugace apparizion­e nell’Inter di Mou nell’anno del Triplete, un futuro a Bologna «Per me è stato un bel periodo, non è vero che dissi a José che ero più forte di Ibra, Adriano e Crespo Azzurri forti, ma andiamo a Wembley per vincere»

- Di Claudio Beneforti

L’uomo che domani sera vuole rendere complicati­ssima la vita all’Italia e che presto annuncerà il suo ritorno nel nostro campionato dopo una decina di anni ha un’autostima e una personalit­à talmente grandi quasi da prendere di tacco quelle di Sinisa Mihajlovic e Zlatan Ibrahimovi­c messe insieme. E proprio questo è uno dei motivi per i quali lo stesso Sinisa ha voluto fortemente nel Bologna Marko Arnautovic dopo aver fatto di tutto e di più (senza riuscirci) due anni prima per convincere Ibra a sbarcare a Casteldebo­le. Ieri Arnautovic ha parlato nel ritiro blindato dell’Austria a Seefeld e come sempre è stato tutto un programma, perché se da una parte è vero che una nazione intera confida nelle sue potenziali­tà e nei suoi gol, da un’altra figuratevi se l’attaccante si tira indietro, non prendendos­i le proprie responsabi­lità. «Posso parlare perfettame­nte sei lingue e una settima così così, tedesco, serbo, italiano, inglese, spagnolo e olandese e capisco anche il portoghese. Dopo la partita contro l’Ucraina c’è stata tanta emotività, l’Austria ha fatto la storia e ora vogliamo continuare a farla». Se l’Italia per certi versi lo spaventa? Chi lo pensa, no, non conosce Arnautovic: «Non ho paura, perché dovrei avere paura. Sembra brutale che non subiscano gol da undici partite ma non dovremo preoccupar­ci, l’Austria dovrà come sempre fare il suo gioco e basta».

L’ITALIA NEL MIO CUORE. Attenzione, Arnautovic non teme l’Italia, ma eccome se riconosce la sua infinita forza. «Giocheremo contro una squadra di livello mondiale, che ha un allenatore di livello mondiale come Mancini, basta guardare il campo, i risultati e le statistich­e per trarre le giuste conclusion­i sugli azzurri. Ma Austria-Italia è una partita di calcio, che come le altre durerà 90 minuti e allora non dobbiamo avere paura. Potete stare certi che non andremo a Londra per visitare Wembley,

ma per vincere la partita, per battere l’Italia e passare ai quarti di finale». Sembra talmente sicuro dei concetti quasi da spazientir­si, Arnautovic ha un pensiero anche nei confronti di Bonucci e Chiellini. «Ciò che questi due hanno fatto insieme è una follia, ma anche in questo caso posso solo dire che non ho paura. Al di là della grandezza dell’Italia, questa è una partita molto importante non solo per me ma per tutta l’Austria». Gli chiedono del passato, di quella che fu la sua sfuggente esperienza nell’Inter del Triplete con Mourinho in panchina, e anche se per lui finì per essere un’annata vissuta ai margini. Arnautovic garantisce che gli è rimasta addosso. «L’Italia è ancora nel mio cuore, fu un bel momento per me. Non ho giocato molto ma mi sono anche infortunat­o, quella parentesi a Milano con l’Inter resta sensaziona­le. E non solo perché come squadra vincemmo tutto».

VOGLIO FARE GOL. E su quella frase rivelata nei giorni passati da Mourinho, «Arnautovic mi disse che era lui il più forte tra tutti gli attaccanti che avevamo», prima l’attaccante austriaco accenna un sorriso poi ecco che arriva la sua risposta. «Conosco molto bene Josè, ho ancora contatti con lui, ma io non gli ho mai detto quello che ha raccontato. Io non sono meglio di

Zlatan, Adriano, Crespo, ho solo qualità completame­nte diverse. Dite che già a luglio potrei tornare a giocare in Italia? Per il momento non lo so, non posso dirlo». Non può dirlo, appunto, dovendo ancora essere liberato dallo Shanghai. «Se a 32 anni posso e devo godermi ancora di più ciò che stiamo vivendo con l’Austria? Che tu di anni ne abbia 20, 25 o 32 non importa, la verità è che essere arrivati agli ottavi in una competizio­ne del genere è qualcosa di veramente grande sia per l’Austria che per noi calciatori». La chiusura di Arnautovic assomiglia tanto a un messaggio di sfida nei confronti degli azzurri. «Mi sono rigenerato, anche domani (oggi, ndr) ci alleneremo e poi il giorno dopo torneremo in campo. Devo solo assicurami di segnare».

«Non vogliamo fermarci, dobbiamo continuare a fare la storia»

«Nessuna paura Se tornerò a giocare in serie A? Ancora non posso dirlo...»

 ?? ANSA ?? Marko Arnautovic, 32 anni, 3 presenze appena con l’Inter nella stagione 2009-10. In Nazionale 90 gare e 27 gol
ANSA Marko Arnautovic, 32 anni, 3 presenze appena con l’Inter nella stagione 2009-10. In Nazionale 90 gare e 27 gol
 ?? BARTOLETTI ?? L’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic, 52 anni
BARTOLETTI L’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic, 52 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy