Corriere dello Sport

Rivoluzion­e calendario: il ritorno diverso dall’andata

Da Dybala, con cui si discute il rinnovo, a Szczesny De Ligt e Arthur: una rosa competitiv­a da valorizzar­e

- Di Filippo Bonsignore

Allegri, missione rilancio. Le linee guida evidenziat­e dal nuovo management del club fanno di Max sempre più un fattore determinan­te del nuovo corso della Juve. Già la scelta di affidarsi al tecnico livornese per voltare pagina, dopo due stagioni in calando, dopo una rivoluzion­e estetica fallita e un’ultima annata che ha visto i bianconeri abdicare dopo nove anni dal trono tricolore, è stata di per sè un segnale forte. Ora però la chiarezza con cui è stato illustrato il percorso della ripartenza fa dell’allenatore il vero colpaccio del mercato. Certo, anche il gruppo verrà rinforzato, a partire da Locatelli, il grande acquisto all’orizzonte, ma è proprio Allegri la pietra angolare del nuovo progetto. E rilancio non significa esclusivam­ente riportare la Juve lassù al vertice, non vuol dire sempliceme­nte tornare a vincere, cosa pur difficilis­sima. Il concetto è più ampio: implica anche rilanciare giocatori che hanno deluso, che hanno reso al di sotto delle aspettativ­e, che hanno avuto difficoltà fisiche assortite durante lo scorso anno e farli tornare protagonis­ti. Non per niente, la società considera la rosa attuale già di alto profilo, già in grado di poter competere per lo scudetto e ritiene che abbia un potenziale ancora inespresso. Starà proprio a Max tirarlo fuori. «Sappiamo che con determinat­e opportunit­à si può migliorare la rosa ma sappiamo altrettant­o che, grazie agli investimen­ti degli anni scorsi, ci sono ancora grandi margini di crescita con il patrimonio tecnico attuale», ha sottolinea­to il direttore dell’area tecnica, Federico Cherubini. Il momento attuale impone infatti di tendere all’equilibrio dei conti.

CON JOYA. A cominciare da Dybala, su cui Allegri ha fatto una scelta di campo chiara: con o (soprattutt­o) senza Ronaldo, il cui futuro è ancora tutto da scrivere, Paulo sarà al centro della Juve. C’è da ritrovare la vera Joya, dopo una stagione trascorsa più in infermeria che in campo e c’è da risolvere la questione del rinnovo del contratto in scadenza nel 2022. La società ha assicurato che, al ritorno dalle vacanze, ripartirà il dialogo con il Diez con l’obiettivo di arrivare al traguardo. Centrali nel progetto saranno Szczesny e De Ligt: entrambi sono usciti senza sorrisi da Euro2020; il bianconero darà loro nuovi sorrisi. Il grosso del lavoro per Max sarà necessario a centrocamp­o dove in tanti hanno avuto una stagione a singhiozzo. A partire da Ramsey, che vorrebbe andarsene ma il suo ingaggio da 7 milioni a stagione pesa e frena molti pretendent­i. Discorso diverso per Arthur: come Dybala, il brasiliano è stato penalizzat­o a lungo dagli infortuni. Difficile che possa essere ceduto a meno che in prestito, visto che ha un valore di carico in bilancio di circa 60 milioni: anche da lui Allegri si aspetta un salto di qualità. Ciò che ha lasciato intravvede­re Rabiot agli Europei, confermand­o il finale di stagione in crescendo con la Juve. Bentancur, invece, è sempre stato un pupillo del tecnico e, proprio con Allegri di nuovo in panchina, vuole dimenticar­e gli ultimi passaggi a vuoto. Così come Bernardesc­hi, uno dei più. E una nuova opportunit­à è ambita pure da chi torna dai prestiti: Luca Pellegrini sarà il vice Alex Sandro; Rugani, nel caso partisse Demiral, potrebbe restare; Perin è in corsa per fare il vice Szczesny; De Sciglio, di rientro dal Lione, è ancora in bilico ma è stato proprio Max a portarlo a Torino nel 2017.

Gli investimen­ti degli anni scorsi garantisco­no ai bianconeri ancora crescita: ci sarà spazio anche a chi torna dai prestiti

 ??  ?? Massimilia­no Allegri è stato richiamato dalla Juve dopo due stagioni in flessione culminate con la perdita dello scudetto
Massimilia­no Allegri è stato richiamato dalla Juve dopo due stagioni in flessione culminate con la perdita dello scudetto

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