Rivoluzione calendario: il ritorno diverso dall’andata
Da Dybala, con cui si discute il rinnovo, a Szczesny De Ligt e Arthur: una rosa competitiva da valorizzare
Allegri, missione rilancio. Le linee guida evidenziate dal nuovo management del club fanno di Max sempre più un fattore determinante del nuovo corso della Juve. Già la scelta di affidarsi al tecnico livornese per voltare pagina, dopo due stagioni in calando, dopo una rivoluzione estetica fallita e un’ultima annata che ha visto i bianconeri abdicare dopo nove anni dal trono tricolore, è stata di per sè un segnale forte. Ora però la chiarezza con cui è stato illustrato il percorso della ripartenza fa dell’allenatore il vero colpaccio del mercato. Certo, anche il gruppo verrà rinforzato, a partire da Locatelli, il grande acquisto all’orizzonte, ma è proprio Allegri la pietra angolare del nuovo progetto. E rilancio non significa esclusivamente riportare la Juve lassù al vertice, non vuol dire semplicemente tornare a vincere, cosa pur difficilissima. Il concetto è più ampio: implica anche rilanciare giocatori che hanno deluso, che hanno reso al di sotto delle aspettative, che hanno avuto difficoltà fisiche assortite durante lo scorso anno e farli tornare protagonisti. Non per niente, la società considera la rosa attuale già di alto profilo, già in grado di poter competere per lo scudetto e ritiene che abbia un potenziale ancora inespresso. Starà proprio a Max tirarlo fuori. «Sappiamo che con determinate opportunità si può migliorare la rosa ma sappiamo altrettanto che, grazie agli investimenti degli anni scorsi, ci sono ancora grandi margini di crescita con il patrimonio tecnico attuale», ha sottolineato il direttore dell’area tecnica, Federico Cherubini. Il momento attuale impone infatti di tendere all’equilibrio dei conti.
CON JOYA. A cominciare da Dybala, su cui Allegri ha fatto una scelta di campo chiara: con o (soprattutto) senza Ronaldo, il cui futuro è ancora tutto da scrivere, Paulo sarà al centro della Juve. C’è da ritrovare la vera Joya, dopo una stagione trascorsa più in infermeria che in campo e c’è da risolvere la questione del rinnovo del contratto in scadenza nel 2022. La società ha assicurato che, al ritorno dalle vacanze, ripartirà il dialogo con il Diez con l’obiettivo di arrivare al traguardo. Centrali nel progetto saranno Szczesny e De Ligt: entrambi sono usciti senza sorrisi da Euro2020; il bianconero darà loro nuovi sorrisi. Il grosso del lavoro per Max sarà necessario a centrocampo dove in tanti hanno avuto una stagione a singhiozzo. A partire da Ramsey, che vorrebbe andarsene ma il suo ingaggio da 7 milioni a stagione pesa e frena molti pretendenti. Discorso diverso per Arthur: come Dybala, il brasiliano è stato penalizzato a lungo dagli infortuni. Difficile che possa essere ceduto a meno che in prestito, visto che ha un valore di carico in bilancio di circa 60 milioni: anche da lui Allegri si aspetta un salto di qualità. Ciò che ha lasciato intravvedere Rabiot agli Europei, confermando il finale di stagione in crescendo con la Juve. Bentancur, invece, è sempre stato un pupillo del tecnico e, proprio con Allegri di nuovo in panchina, vuole dimenticare gli ultimi passaggi a vuoto. Così come Bernardeschi, uno dei più. E una nuova opportunità è ambita pure da chi torna dai prestiti: Luca Pellegrini sarà il vice Alex Sandro; Rugani, nel caso partisse Demiral, potrebbe restare; Perin è in corsa per fare il vice Szczesny; De Sciglio, di rientro dal Lione, è ancora in bilico ma è stato proprio Max a portarlo a Torino nel 2017.
Gli investimenti degli anni scorsi garantiscono ai bianconeri ancora crescita: ci sarà spazio anche a chi torna dai prestiti