«Togliamo la clausola»
A questo punto verrà fuori la realtà dei fatti nella storia neppure cominciata tra la Fiorentina e Gennaro Gattuso. Che poi è ciò che almeno Firenze si aspetta di sapere per capire i motivi che hanno portato a nemmeno iniziare il rapporto, viceversa annunciato con grande enfasi nel giorno in cui Commisso e l’allenatore calabrese si erano "trovati" e detti sì. Tra qualche se e molti ma, sono emerse più ricostruzioni, però manca la versione definitiva, l’unica che conta: quella di entrambi i diretti interessati. E cosa l’ha impedito finora? Il patto di riservatezza stipulato dalle parti: ma chi ha voluto che cosa non si è mai saputo e le dichiarazioni del presidente viola hanno aggiunto dubbi a dubbi dopo la risposta indiretta arrivata di lì a poco dallo stesso Gattuso. Intanto le dichiarazioni di Commisso: nel dare il benvenuto a Italiano attraverso un’intervista rilasciata giovedì pomeriggio ai social del club, il tycoon italo-americano ha contestualmente ricostruito a grandi linee le dinamiche alla base della mancata ratifica del contratto con il tecnico ex Napoli, quindi ha così chiosato. «Per ragioni legali non abbiamo potuto raccontare quello che è accaduto, però se gli avvocati di Gattuso volessero sedersi con i nostri ed eliminare la clausola di riservatezza non avrei alcun problema. Io vorrei dare a Gattuso la possibilità di dire la sua versione dei fatti, così poi la Fiorentina potrebbe rispondere con la propria». Quand’era ormai notte, l’allenatore calabrese ha affidato la replica all’Ansa. «Ho letto le parole del presidente Commisso. Le sue parole mi hanno sorpreso, perché è stata la Fiorentina a chiedere di inserire una clausola di riservatezza ma se dovessero chiedermelo non avrei alcun problema a toglierla». Presto sapremo.