Atletica mai stata così ricca
Numeri da primato: 41 uomini e 35 donne, più del doppio di Rio Nessuno in Europa ha tanti atleti
L’ultima medaglia, il bronzo di Fabrizio Donato nel triplo a Londra 2012. L’ultimo oro, Alex Schwazer nella 50 km a Pechino 2008. Ma a Tokyo l’atletica azzurra vuole ritornare sul podio, magari piazzando qualche atleta in finali di lusso. Come? Intanto partendo dal numero record dei convocati. Sono 76 gli atleti olimpici (41 uomini e 35 donne). Non c’era mai stata prima una spedizione così generosa: battuto il record di Los Angeles 1984 (50). Anche ai Giochi casalinghi di Roma ‘60 ci fermammo a 48. Solo in 22 (con una sola donna) andammo a Tokyo nel 1964, quando il numero di specialità però era la metà. In Giappone saremo più del doppio di Rio 2016. Come è da record la spedizione complessiva dell’Italia con più di
370 atleti: battuto il record di Atene 2004.
Una squadra di atletica così numerosa si spiega con il fatto che stavolta c’è una specialità in più: la 4x400 mista. E per la prima volta l’Italia ha qualificato, con merito, cinque staffette. Numeri lievitati anche dalla filosofia voluta dalla Fidal: contrariamente alla Fin, l’atletica non ha alzato l’asticella rispetto ai dettami della federazione internazionale. Per cui va a Tokyo chi ha ottenuto lo standard o è rientrato nel ranking di World Athletics (sono globalmente 1900 gli atleti qualificati di 190 Paesi, con il 70% direttamente con il minimo, ha comunicato WA).
Atletica italiana da record anche a livello continentale: in 66 la Polonia che ci ha battuto in Coppa Europa, seguono Germania e Gran Bretagna con 65 e Spagna 56. Niente panico e niente facili illusioni. «Sono cosciente che non tutti gli azzurri potranno ottenere risultati da prima pagina, ma sono altrettanto certo che l’impegno di tutti sarà al massimo, così come avvenuto nel 2021 in Coppa Europa, Mondiali staffette e Coppa di marcia», ha detto il neo presidente Fidal Stefano Mei.
Nello squadrone ufficializzato dal dt Antonio La Torre, spiccano nomi importanti, diciamo da finale e qualcuno anche da podio. Si va da Gianmarco Tamberi (alto) alle due frecce tricolori: Filippo Tortu e Marcell Jacobs. Il primo ancora alla ricerca di un crono degno del 9”99 sui 100 di tre anni fa. Il secondo in spolvero dopo il record di 9”95 di Savona e il 10”01 contro vento di pochi giorni fa a Rovereto. Il poliziotto, che sarà in pista domani nella Diamond League di Stoccolma contro lo statunitense Baker (9”85), sarà poi a Montecarlo il 9 assieme all'amico-rivale Tortu. Tra i convocati spiccano i marciatori Eleonora Giorgi, Antonella Palmisano e Massimo Stano. Tra le curiosità i gemelli siciliani nei 3000 siepi (Ala e Osama Zoghlami) e l'esordio in azzurro del pesista Made in California, Nicholas Ponzio. Sono una ventina i “nuovi italiani”. L'85% della spedizione veste la divisa, percentuale che sfiora il 90% tra le donne. I finanzieri delle Fiamme Gialle il gruppo militare più numeroso (18) davanti ai poliziotti delle Fiamme Oro (13).
Nomi da finale da Tamberi a Jacobs alla Giorgi Novità la 4x400 mista