Corriere dello Sport

I giorni della nuova Inter e Inzaghi parte in salita

Calhanoglu è in vacanza: il tecnico sarà costretto ad aspettare agosto inoltrato per lavorare con la squadra al completo Via con un titolare (Handanovic) e molti esuberi: caccia a due esterni, la società insegue la formula-Young

- Di Andrea Ramazzotti

Come in tutti gli anni in cui ci saranno grandi manifestaz­ioni internazio­nali, l'inizio per tutti gli allenatori sarà complicato. Figuratevi in questa stagione in cui i tecnici dovranno anche fronteggia­re la crisi economica dovuta al Covid che ha quasi azzerato gli acquisti. Giovedì, il giorno del primo allenament­o, Inzaghi dovrà fronteggia­re una situazione non semplice: un solo titolare certo tra i presenti alla Pinetina (capitan Handanovic), un solo rinforzo disponibil­e (il secondo/terzo portiere Cordaz) sui due arrivati (l'altro è Calhanoglu, in vacanza), diversi giovani aggregati e tanti elementi già certi di dover cambiare maglia. Alla prima partita ufficiale mancano oltre 45 giorni, ma nell'inizio della sua avventura nerazzurra Simone dovrà armarsi di pazienza e prepararsi a lavorare con il gruppo al completo ad agosto inoltrato.

PRESENTAZI­ONE E PROGRAMMI. Mercoledì, affiancato dall'ad Marotta, Inzaghi sarà ufficialme­nte presentato alla stampa a San Siro. Conferenza stampa "vecchio stile" ovvero in presenza. Seguiranno le visite mediche necessarie anche per gli allenatori e, la sera, probabilme­nte alla Pinetina, la cena insieme a Marotta e Ausilio per fare il punto della situazione (mercaché to, impegni pre campionato ecc).

OPERAZIONI... ALLA YOUNG. Inzaghi avrebbe voluto "plasmare" fin da subito i nuovi acquisti, ma nonostante l'Inter abbia chiuso una grande operazione cedendo Hakimi al Psg (domani farà le visite; incassati 68 milioni più 4 di bonus), non può reinvestir­e visto l'input della proprietà. Le lacune più grandi sono sulle fasce, in particolar­e a destra, dove c'è solo Darmian, mentre a sinistra in teoria in organico ci sono Dimarco e Perisic. Ecco perché la priorità è trovare un laterale destro di qualità. L'idea è quella di prendere, per entrambe le corsie, un giocatore in esubero nel club di appartenen­za, come successo con Ashley Young, arrivato nel gennaio 2020 dallo United per 1,5 milioni. Bellerin in prestito dall'Arsenal è più gettonato di Zappacosta del Chelsea. Oppure (ma è più complicato) ricorrere a uno scambio: questa soluzione potrebbe essere utilizzata per arrivare a uno dei giocatori che militano in Serie A (Hateboer o Maehle dell'Atalanta, Molina dell'Udinese e Bereszynsk­i della Samp). Stessa politica per l'out mancino dove in Premier i possibili "esuberi" non mancano: Telles dello United, Tsimikas del Liverpool e Mendy del City. Occhio al parametro zero Van Aanholt. Inzaghi vorrebbe Marcos Alonso, ma arrivare a lui è difficile: lo spagnolo dai Blues non è considerat­o un esubero.

RADJA, JOAO E MALES. Dagli acquisti alle cessioni il passo è breve perla società, anche per non pagare lo stipendio di luglio ed evitare problemi di liquidità, vorrebbe liberarsi in fretta dei giocatori fuori dal progetto. Entro giovedì c'è la speranza di chiudere con il Cagliari per Nainggolan: spalmando la buonuscita su più anni? E poi c'è la vicenda Joao Mario che il Benfica vuole e che è disposto a pagare 7,5 milioni. Peccato nel contratto di cessione datato 2016 con lo Sporting ci sia una clausola che dà per 5 anni al club di Lisbona la facoltà di pareggiare l'offerta o, in alternativ­a di incassare dei soldi. Quanti? In Portogallo dicono addirittur­a 20 milioni, ma la validità di quella clausola è allo studio dei legali del Benfica e dell'Inter. Males intanto andrà al Basilea. Il Volendam vorrebbe tenersi Mulattieri che in Olanda ha mercato. Nella Eredivisie potrebbe finire il portiere Stankovic (al Volendam?). Gravillon ha mercato in Francia.

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GETTY I due acquisti dell’Inter, Calhanoglu e Cordaz; qui sotto Inzaghi

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