Cuadrado è l’oro di Max la Juve prepara il rinnovo
Come i compagni italiani in Europa, anche lui è in semifinale in America L’esterno vola con la Colombia, Allegri ci punta per il futuro: tutto pronto per la firma fino al 2023
TORINO - In cerca di un’opportunità. Daniele Rugani punta a tornare stabilmente nel gruppo Juve e non soltanto di passaggio. Il difensore ha vissuto l’ultima stagione in prestito, metà al Rennes (dove le cose non sono andate secondo le aspettative) e metà al Cagliari, dove ha ritrovato il sorriso. Conclusa l’avventura in Sardegna, il centrale si prepara a rientrare alla Continassa per iniziare la nuova annata targata Massimiliano Allegri e auspica di convincere il nuovo/vecchio tecnico a confermarlo. «Il mio futuro? Ora tornerò a Torino per la preparazione - spiega a Tuttomercatoweb -, farò del mio meglio e poi vediamo. Sarei felice di rimanere, dobbiamo parlarne e ognuno farà la sue valutazioni. Di base sono un giocatore della Juve, ho ancora tre anni di contratto e sono a disposizione». Rugani è appunto legato ai bianconeri fino al 2024, in bilancio ha un valore di carico di circa un milione e quindi la Juve potrebbe ottenere una significativa plusvalenza dalla sua cessione a titolo definitivo. Il problema che frena i potenziali acquirenti è l’ingaggio di 3,5 milioni netti all’anno, fuori dai parametri di molti club. Daniele punta però a restare in bianconero: a favorirlo ci potrebbe essere la cessione di Demiral. In caso di partenza del turco, sarebbe lui sicuramente il quarto centrale.
Il bianconero va di monda in Nazionale. Non ci sono solo Bonucci e Chiellini, Chiesa e Bernardeschi protagonisti nella esaltante cavalcata dell’Italia agli Europei. Anche dall’altra parte del mondo, c’è uno juventino che va forte. E’ Cuadrado che, come i compagni azzurri, ha raggiunto con la sua Colombia la semifinale della Coppa America dopo la vittoria ai rigori sull’Uruguay dell’amico Bentancur. Juan ha dovuto guardare dalla tribuna la gara per squalifica dopo i due gialli rimediati nella fase a gironi, ha sofferto fino ai tiri dagli undici metri dove ha potuto liberare tutta la sua gioia grazie alle parate del napoletano Ospina su Gimenez e Vina. Una gioia che ha affidato ai social e, come sempre, con un messaggio dal forte significato religioso: «Grati a Dio e a tutta al famiglia tricolore. Con umiltà e lavoro. Credendo e dando il meglio, senza risparmiare fatica, oggi celebriamo e diamo gloria all’unico che la merita, Nostro Signore Gesù». Adesso Juan è pronto a riprendersi il posto da titolare per andare a caccia della finalissima nella super sfida della notte tra martedì e mercoledì contro l’Argentina di Messi.
RINNOVO. Logicamente sarà uno degli ultimi a presentarsi alla Continassa, ma sarà uno dei punti fermi della Juve di Allegri. Lo è stato in passato, lo sarà anche nel prossimo futuro. Ecco il capitolo contratto: il colombiano ha un’intesa che scadrà nel 2022 ma la società intende blindarlo con un prolungamento di un anno, fino al 2023. La volontà del club è chiara, così come quella del giocatore che a Torino si trova a meraviglia e ora si appresta ad incominciare la settima stagione consecutiva in bianconero. La trattativa sta per entrare nel vivo: a breve è in programma un contatto con il suo agente, Alessandro Lucci, per discutere gli aspetti del rinnovo. Naturalmente, lo champagne per il brindisi è già in ghiaccio viste le premesse.
TATTICA. Negli anni, Cuadrado è diventato un fattore determinante. Allegri, Sarri, Pirlo: tutti hanno sempre puntato forte su di lui e sono stati ricambiati con gli interessi, visto che il jolly ha sempre assicurato una costanza di rendimento e un’affidabilità che si riscontrano in pochi. Jolly, sì. Perchè Cuadrado nasce da esterno d’attacco, tutto velocità, dribbling, assist e fantasia. Ma, nel tempo, ha mostrato una versatilità e una capacità da adattamento, merito anche delle sue qualità tecniche, che hanno consentito agli allenatori di sperimentare nuove soluzioni. E’ stato proprio Allegri, dopo averlo pensato anche mezzala, a inventarlo terzino destro nel famoso Inter-Juve dell’aprile 2018. Una scelta di cui hanno beneficiato successivamente Sarri e Pirlo. Soprattutto il Maestro, nell’ultima stagione, ha trovato in Juan una ulteriore fonte di gioco: un esterno a tutta fascia, che parte dalla linea dei difensori e che si sdoppia nelle due fasi, che accompagna lo sviluppo della manovra diventando di fatto un attaccante aggiunto. Ora è di nuovo l’ora di Allegri che potrà sfruttarlo sia da terzino, sia riportarlo nel ruolo di ala pura. Ancora Cuadrado, sempre Cuadrado.
Proprio con il tecnico livornese diventò terzino: da lì in poi è stato determinante