Tadic, l’Ajax fa muro ma il Milan insiste
Entra nel vivo la trattativa per portare a Milano il serbo. Fuoco di sbarramento dall’Olanda Il club rossonero gli offre il doppio dell’attuale stipendio (4 milioni) Overmars: «Non lo cediamo»
Il Milan scopre le carte, ma l'Ajax non sembra così disposto a rinunciare a un uomo-simbolo come Tadic. Le parole di Overmars, un altro che sul campo amava svariare come fa il serbo, per il momento smorzano la fiducia rossonera. «Non è in vendita, escludo che lasci il club: Tadic resterà perché è un calciatore chiave per noi». Il direttore sportivo dell'Ajax appare categorico, chiude le porte di una cessione eccellente. Però il Milan sa mettere in tavola argomenti piuttosto convincenti, per il capitano dell'Ajax. Tipo i quattro milioni di stipendio annuali, limite invalicabile da parte della società ma abbastanza per ingolosire Tadic. Che, al momento, in Olanda guadagna 2,3 milioni a stagione. Dal Milan gli propongono quasi il doppio per tre anni. Una proposta che sbatte contro la sua dichiarata incedibilità. Per questo ora il dialogo dovrà aprirlo anche l'entourage di Tadic, direttamente con l'Ajax.
PIU' DI UN'IDEA. Si chiama Dusan però non è Vlahovic, l'obiettivo rossonero ha un altro cognome. Ma in fatto di produttività, siamo lì. Tadic ha pure segnato un gol in più nell'ultima stagione (22) rispetto al bomber della Fiorentina, scatenatosi nel nostro campionato. Analogie a parte, il Milan ora ha nell'Eredivisie una fonte d'ispirazione. Un po' come Ziyech, campione d'Europa col Chelsea e passato un anno fa dall'Ajax ai londinesi. Ma nel caso di Tadic, è lecito attendersi un'accelerata molto prima della chiusura del mercato. Il serbo non rientra nel novero delle opportunità last-minute: c'è tutta l'intenzione di fare sul serio, senza aspettare gli ultimi giorni di agosto. Molto più di una semplice idea, allora. Tadic è uno dei pochi superstiti di quell'Ajax che due anni fa sfiorava la qualificazione alla finale di Champions. In quell'estate, poi, il suo club gli avrebbe rinnovato il contratto fino al 2023. Ma ora sono in ballo, appunto, condizioni contrattuali molto più importanti rispetto alla situazione di Tadic nell'Ajax. Overmars venti giorni fa ha lasciato andare Traoré allo Shakhtar di De Zerbi: un talentino partito a razzo l'anno scorso ma che strada facendo si è smarrito. Questo Ajax preferisce andare sul sicuro, anche a costo di fare resistenza su un giocatore che a novembre compirà 33 anni. Tadic non può rappresentare il futuro in un club che è storicamente attento a coltivare i giovani, da qui le opportune valutazioni: l'esempio è anche quello di Schone due anni fa, il centrocampista - e bandiera dell'Ajax - aveva la stessa età di Tadic quando venne ceduto al Genoa. L'inizio di luglio lascia quindi in dote un nuovo obiettivo per il Milan. Che può ripartire, abbracciando la Champions League dopo sette anni, da chi in zona-gol ci sa fare.
TADIC VERSATILE. Intanto Pioli aspetta, studia il prossimo Milan senza poterlo modellare per adesso - su nomi nuovi. Nessuna novità rispetto ai giocatori avuti con sé anche l'anno scorso, a eccezione del portiere Maignan. E al netto della conferma di Brahim Diaz, più l'uscita di Calhanoglu: movimenti messi in preventivo già alla fine della scorsa stagione. Ma con Tadic, il Milan ne guadagnerebbe in qualità e sostanza, perché pesano molto certi numeri realizzativi: la media-gol del serbo è importante, nel triennio di Ajax. Parliamo di una rete ogni due partite, rendimento leggermente in calo rispetto a due anni fa ma comunque di tutto rispetto. Tadic nel 2019 chiudeva la stagione con 28 gol in 34 gare di campionato, biglietto da visita straordinario per la squadra che stava scalando l'Europa. In più, è padrone della fase offensiva, con mansioni da esterno sulla trequarti o da unica punta che farebbero alquanto comodo al Milan.