Corriere dello Sport

Una Fiorentina con il turbo Italiano innesca Gonzalez

Scaloni lo preferisce a Di Maria, fa volare l’Argentina e farà volare la Viola Percussion­i, pressing, dribbling: in attacco svaria di fatto in tutti i ruoli. Può dare imprevedib­ilità come sta facendo in Coppa America

- Di Francesca Bandinelli

Nico Gonzalez, aspettando di vestire la maglia viola, fa le prove con l’Argentina. Il Ct Scaloni, anche l’altra notte contro l’Ecuador, lo ha preferito a Di Maria, confermand­olo nel tridente composto da Lautaro Martinez e Messi e lui, nella gara che ha portato la Seleccion in semifinale di Coppa America, non ha deluso. Dal suo scatto in profondità in mezzo a due avversari che ha costretto Galindez ad uscire in scivolata fuori dall’area, è nato il passaggio vincente (di Messi) per il primo centro di De Paul, ma soprattutt­o a conquistar­e è stata la rapidità nel rubare palloni per attaccare, sfiorando la rete in un paio di occasioni, e la generosità nel ripiegare indietro per difendere. Lo hanno messo in evidenza ovunque, sui quotidiani e nelle tv sudamerica­ne: Firenze, adesso, aspetta di conoscerlo da vicino, non appena si aggregherà al gruppo di Italiano, pure se servirà ancora tempo.

LA FRECCIA. Nico quel soprannome “turbo”, che gli avevano affibbiato ai tempi dell’Argentinos Juniors, quando con la sua velocità si infilava col mancino in mezzo alle difese avversarie, se l’è lasciato cucito addosso. Un po’ per via della duttilità tattica che gli permette di muoversi da esterno d’attacco, ma anche da punta e da falso nueve, e un po’ perché dopo i diversi stop per infortunio che hanno condiziona­to la sua ultima stagione con lo Stoccarda, Gonzalez, ora, ha solo voglia di riprenders­i tutto con gli interessi, andando oltre l’etichetta di giocatore più costoso della storia della Fiorentina (27 i milioni investiti di cui 23 di base fissa). Adesso, vuole provare a lasciare il segno in questa Coppa America, che fin qui lo ha visto scendere in campo tre volte su cinque dall’inizio, lui che nel novembre 2020 riuscì a trovare la rete in due match consecutiv­i, contro Paraguay e Perù.

IL SOGNO. Il primo sogno nemmeno troppo nascosto, per Gonzalez (e gli altri due argentini-viola, Pezzella e Martinez Quarta) è quello di riuscire ad arrivare fino all’ultimo ostacolo, sollevando la Coppa 28 anni dopo l’ultima volta. Poi, penserà a come conquistar­e fin da subito i suoi nuovi tifosi che già sognano le sue scorriband­e offensive. A spingere verso Firenze è stato lui stesso, declinando di fatto la proposta del Brighton. L’obiettivo, ora, è quello di diventare grande in viola, dove un altro argentino, Gabriel Omar Batistuta, ha scritto pagine indelebili di storia del club. Bati, per altro, arrivò in Italia nell’estate del 1991, dopo aver sollevato la penultima Coppa America vinta dall’Argentina, e con la maglia della Fiorentina addosso è diventato Re Leone. Gonzalez, anche per questo, spera di seguirne le orme in tutto e per tutto.

DRIBBLING NEL SANGUE. Metterà a disposizio­ne della nuova squadra quel dribbling che si ritrova nel sangue, insieme alla capacità di puntare e scartare l’avversario, che poi sono alcuni dei principi cardine del calcio di Italiano. Gonzalez, 23 anni e un contratto di cinque anni già firmato direttamen­te dal ritiro della Nazionale Argentina, al termine della Coppa America ricaricher­à le batterie nei giorni di vacanza che gli spettano da contratto, ma non è da escludere che, alla fine, faccia in modo di aggregarsi ai compagni con qualche giorno di anticipo, per calarsi fin da subito alla perfezione nella nuova realtà. Vuole “incidere”, trasforman­dosi nell’imprendibi­le proprio come “Speedy Gonzales”, il topino della Warner Bros con cui simpaticam­ente la Fiorentina ne ha annunciato l’ingaggio sui social. Nico ha già attivato il count-down per vestire la maglia viola, prima però, c’è da fare grande l’Argentina.

Con Pezzella e Martinez Quarta si sta formando un grande spirito di gruppo

Partito il conto alla rovescia, ma prima Nico vuole trionfare con l’Albicelest­e

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GETTY Nicolas Gonzalez, 23 anni, durante uno scontro di gioco con Angelo Preciado, nella gara di Coppa America fra Argentina e Ecuador
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Vincenzo Italiano, 43 anni, l’allenatore della Fiorentina

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