Corriere dello Sport

Sainz, la calma dei forti Leclerc sbotta con Perez

Carlos: «Dura all’inizio ma ho avuto pazienza». Charles: «Gara rovinata da Sergio, ha esagerato»

- di Fulvio Solms

In gran premi tempestosi, com’è stato ieri quello d’Austria per la Ferrari, bisogna fare come i timonieri quando il mare è grosso: poche manovre e giuste, lucide.

Lo ha capito benissimo Carlos Sainz il quale s’è tenuto bene a galla senza troppo farsi notare, all’ombra dello strapotere di Verstappen, dei patimenti della Mercedes, dei piccoli eroismi di Norris e della guerriglia Leclerc-Perez. Quasi nel grigiore lo spagnolo ha approfitta­to dell’opportunit­à di partire con gomme dure (concessa dalle regole nonostante l’avanzament­o sulla decima casella in griglia per i tre posti di penalità di Vettel), s’è acquattato ottavo, quindi ha beneficiat­o dell’ordine di squadra (giro 65 su 71) dato a Leclerc di farlo passare (Charles era in sfavore di gomme, con le dure vecchie di trenta giri mentre Carlos aveva le più veloci medie da sedici).

GRAN FINALE. Mancavano sei giri alla fine e c'era la possibilit­à di andare a prendere la McLaren di Ricciardo, ciò che Carlos ha fatto nell’ultima tornata. Già che c’era s’è avvicinato a meno di cinque secondi da Perez, incassando i dividendi della seconda penalità inflitta al messicano per fallo su Leclerc.

«La nostra macchina è super in curva, ed è per questo che ho passato Ricciardo - ha raccontato Sainz, avvantaggi­ato anche dal poter disporre delle veloci Pirelli medie nel finale - Temevo che partendo con le dure non sarei andato da nessuna parte, la macchina scivolava ma sono rimasto calmo, paziente, perché le gare sono lunghe. Sono molto contento di com’è andata».

LOGORATO. Charles non ha avuto lo stesso vantaggio strategico: «Sono partito con le medie, le stesse di chi mi precedeva. Impossibil­e superarli senza una strategia alternativ­a». Impossibil­e, almeno, per questa Rossa.

Ma non è tutta qui la spiegazion­e della gara di Charles, il quale ha recuperato quattro posizioni (cinque riguadagna­te da Carlos). Il monegasco è stato più irruente, efficaceme­nte aggressivo al via, a spese dello stesso compagno, ma poi teso per tutta la gara. Gli ingegneri se ne sono accorti e quando gli hanno chiesto di risparmiar­e carburante nelle staccate, lui s’è quasi inalberato: «Lo sto già facendo!» E quelli: «Fallo ancora di più».

La guerriglia con Perez lo ha logorato fino a fargli perdere le staffe e da lui, dopo i tre contatti del GP Stiria della domenica precedente, ci si aspettava un po’ più di calma.

S’è anche incavolato per i modi spicci di Perez (ben più duro di quanto in analoga circostanz­a era stato Norris con lui): «Ha esagerato e rovinato la mia gara - ha raccontato Charles - Troppo aggressivo, a me piace lottare ma così è troppo». Per chiudere, un messaggio ai tifosi: «Lavoriamo per ridurre il distacco dai primi e il nostro obiettivo generale non è il terzo posto tra i costruttor­i ma lottare per vincere, il prima possibile». Ciò che i ferraristi vogliono ascoltare.

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ANSA Carlos Sainz 26 anni ieri quinto
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