Corriere dello Sport

Van der Breggen, dedicato a Jolien

- Di Giorgio Burreddu

Il Giro Donne sembra una matrioska: dentro un’olandese ce n’è subito un’altra. Dopo che la fenomenale Anna van der Breggen, campioness­a olimpica in carica nonché doppia campioness­a del mondo (in linea e a cronometro) si è presa la maglia rosa già alla seconda tappa, sabato sulla salita di Prato Nevoso, ieri è toccato al talento di Marianne Vos illuminare la corsa di PMG andando a vincere la terza tappa, a Ovada, al termine di una fuga a quattro. Se i numeri non sono tutto nell’epica sportiva, è anche vero che questa è la ventinoves­ima tappa del Giro vinta dalla Vos, 34 anni appena compiuti, nella sua grandiosa carriera. La fuoriclass­e olandese ha vinto anche tre volte la classifica finale del Giro, nel 2011, 2012 e 2014. «E’ incredibil­e aver vinto 29 volte, poter ancora vivere la mia passione e fare ciò che amo. È così strano perdere Jolien Verschuere­n questa settimana a causa del cancro», ha detto Vos dopo aver puntato il dito al cielo per dedicare il successo a Verschuere­n, la campioness­a belga di ciclocross morta a 31 anni dopo aver passato gli ultimi 6 a combattere contro un tumore al cervello. «Siamo qui e pensiamo di soffrire, ma c'è molto di più nella vita. Ho pensato a lei e questo mi ha dato un potere extra, sapevo quanto fosse appassiona­ta e volevo fare una gara speciale per lei», ha raccontato Marianne.

La fuga è andata via sulla salita più dura della giornata, quando mancavano ancora 47 chilometri al traguardo, ma è stata una progressio­ne inesorabil­e. Seconda Lucinda Brand, terza Liane Lippert, quarta Elise Chabbey.

La svizzera, quarta in classifica generale, è veramente eclettica: dopo la laurea l’anno scorso è tornata a lavorare all’ospedale universita­rio di Ginevra per fronteggia­re la pandemia, nel 2012 aveva partecipat­o ai Giochi di Londra nella specialità canoa-kajak. «Durante la settimana correvo per andare e tornare dall’ospedale, nei week-end invece ha approfitta­to per fare qualche lungo: 4-5 ore come minimo. Fare tanti chilometri non mi pesa». Il primo Giro lo ha corso nel 2019, e due settimane dopo ha avuto la discussion­e della tesi di laurea.

Il gruppo maglia rosa è arrivato con un ritardo di 3’18”, e Lisa Brennauer ha regolato le altre allo sprint. Marta Bastianell­i, ottava, prima delle italiane. Oggi il Giro prosegue con una cronoscala­ta individual­e di 11,2 in Val Formazza, da Fondovalle a Cascate del Toce.

GIRO DONNE - Terza tappa, Casale Monferrato-Ovada, km 135 - Ordine d'arrivo:MarianneVo­s(,Jumbo-Visma) in 3h31'24”; 2. Brand (Ola) st; 3. Lippert (Ger) st; 4. Chabbey (Svi) st; 5. Brennauer (Ger) a 3'18. Classifica generale: 1 Anna van der Breggen (Ola, Team SD Worx); 2. Mooman-Pasio (Saf) a 1'21''; 3. Vollering (Ola) a 1'57''; 4. Chabbey (Svi) a 2'37'' … 7. MAGNALDI a 3'50''; 8. GUDERZO a 4'08''.

«Verschuere­n è morta di cancro e pensare a lei mi ha dato un potere extra»

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PMGSPORT PELAGALLI/BETTINI Elisa Longo Borghini in azione

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