Corriere dello Sport

Allegri e l’inutile sfida fra Ronaldo e Dybala

Già si preparano gli argomenti per il dopo Europei. Niente di nuovo in Casa Juve. O no? Cosa farà il mister?

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Caro Cucci, desidero ricevere un suo illuminant­e parere sulla gestione di questo vergognoso CR7 da parte di Allegri, considerat­o il fatto che il CR7 che va per i 37 anni non si muove purtroppo da Torino per il semplice fatto che nessuno lo cerca e nessuno lo vuole, mentre vecchi e nuovi dirigenti sono costretti a fare buon viso a cattivo gioco. Dove lo farà giocare, Allegri, per penalizzar­e il meno possibile i suoi compagni di reparto perché lui gioca dove vuole? Non vorrei che a essere penalizzat­o fosse, come al solito, il vero giocatore decisivo che ha in rosa la Juve e cioè Paulo Dybala, come volle Allegri nel suo ultimo anno da allenatore alla Juve; la Joya sembra finalmente in ripresa dopo tutto quello che gli è capitato e è certo un problema che non sia centravant­i puro. Caro Cucci, io CR7 lo metterei in panca come fece finalmente Pirlo nella partita decisiva di Bologna perché sono convinto che senza gli inutili suoi gol (mai decisivo nelle partite che contano, eliminati 2 volte negli ottavi di Champions, 64 punizioni su 65 sulla barriera e insiste a batterle, mai sostituibi­le quando fa la bella statuina…) ne farebbero di più gli altri, privati della sua ingombrant­e presenza. Gradirei un suo argomentat­o parere perché forse io non sono in grado di capire.

Male fece, caro signore, a invocare la mia competenza. In altre vesti avrei giocato con la sua ironica, anzi sarcastica lettera dedicata - secondo stile di polemista anni Cinquanta - a un acronimo, a un CR7, un Senzanome (ricordo, en passant, una via Senzanome a Bologna, risultato della censura di un Cardinale felsineo che, ai tempi della dominazion­e pontificia, passando di lì lesse sulla targa stradale “Via Fregatette” e commentò aspro “che sozzo nome!”; il podestà lo accontentò ma da laico gaudente non gradì il “sozzo” e se la cavò col “senza”). Caro Trussi, cerco, scherzando, di non dirle che il vero competente di calcio, fra noi, è proprio Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro, oggi con Messi il calciatore più forte del mondo - più di Mbappé, Lukaku, De Bruyne & C. - che la Juve si terrà per vincere ancora, dopo la sfortunata pausa del Pirlo perdente (anche perché non credeva in CR7). Mentre le rispondo passa in tivù un documentar­io, “Messi v Ronaldo”: uno spettacolo. Ho sentito definire CR7 “il sultano del passaggio”. Ullallà.

Sì, anch’io preferisco la Joya. E spero che la società lo confermi e che Allegri lo faccia giocare. L’Emiro di Cuori se ben ricordo cominciò a metterlo in panchina prima che arrivasse CR7.

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ANSA Il ct svizzero Petkovic

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