Corriere dello Sport

Maglia tricolore sulle note di Raffa

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- Lo scudetto sulle nuove maglie nerazzurre, al debutto, e il pubblico sugli spalti. L'Inter tricolore ha ricomincia­to dal Cornaredo di Lugano sotto la guida di Simone Inzaghi e con l'affetto dei suoi tifosi in tribuna. Le autorità svizzere avevano aperto la vendita di poco più della metà dei posti dell'impianto (6.300 su una capienza di circa 12.000) e diversi dalla Svizzera, da Milano o dalle località circostant­i si sono messi in viaggio per vedere Handanovic e compagni. Non tutti però sono riusciti a entrare perché non a conoscenza del regolament­o svizzero ovvero la necessità di avere il green pass "europeo" che si ottiene dopo due vaccinazio­ni, con un tampone molecolare/rapido 48 ore prima della gara o con la guarigione dal virus nei sei mesi precedenti. Qualcuno è rimasto fuori e non l'ha presa bene. Gli altri si sono messi in coda e con pazienza, oltre al biglietto acquistato e al documento d'identità, hanno mostrato, stampato su carta o sullo smartphone, il QR code allegato al green pass. Procedura più lunga rispetto all'era pre Covid, che per la prima volta è stata testata dal Lugano, nelle precedenti quattro amichevoli mai impegnato nel "suo" Cornaredo. Forse la necessità di aver completato il ciclo vaccinale o di dover fare un tampone ha scoraggiat­o qualcuno, sia tra i sostenitor­i bianconeri sia tra quelli nerazzurri, e infatti gli organizzat­ori, che speravano in pienone, sono rimasti un po' delusi dal pubblico presente, al quale si è mischiato il dg della Cremonese Braida. La ripartenza è stata dunque con il freno a mano tirato e il messaggio che è arrivato dalla Svizzera dovrà essere memorizzat­o anche in Italia quando saranno riaperti gli stadi. Tradotto: la gente non tornerà per magia, ma andrà messa nelle condizioni per farlo, spiegando bene le norme.

CARRA' E CURVA NORD. A dispetto del mancato "pienone" ieri comunque l'atmosfera è stata meno spettrale rispetto allo scorso campionato giocato a porte chiuse. D'accordo, nel mezzo c'erano state le "notti magiche" dell'Europeo sia all'Olimpico sia in altri stadi del Vecchio Continente, ma quello era... un mondo a parte. Le squadre sono state accompagna­te in campo da una canzone di Raffaella Carrà, un omaggio per la grande show girl da poco scomparsa, poi il via al match con il ristorante e i bar dello stadio aperti. In curva lo striscione della Nord interista: sono partiti anche i cori degli ultras interisti che hanno incoraggia­to la squadra. Come nel pre Covid. Un po' a tutti ha fatto piacere rivedere le maglie nerazzurre con il tricolore. E' stata la prima volta dal 2010-11. A molti tifosi, che in tribuna già la sfoggiavan­o orgogliosi, deve essere mancata parecchio...

In Curva spunta uno striscione della Nord interista e tornano i cori

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GETTY Andrea Ranocchia con la nuova maglia con il tricolore

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