Corriere dello Sport

Lazio il timbro di Sarri

La squadra non lo soddisfa nel primo tempo e Mau si arrabbia Gli 11 della ripresa interpreta­no meglio i suoi concetti di calcio

- Di Daniele Rindone

Fatica all’inizio, poi decolla: 10-0 con doppiette di Caicedo e Luis Alberto

LAZIO 10 TOP 11 RADIO CLUB 0

LAZIOPT(4-3-3):Strakosha;Marusic, Luiz Felipe, Radu, Hysaj; Milinkovic, Leiva, Cataldi; Felipe Anderson, Muriqi, Raul Moro.

LAZIO ST (4-3-3): Strakosha (15’st Adamonis);Lazzari,Vavro,Patric,Fares; Akpa Akpro, Escalante, Luis Alberto; Shehu,Caicedo,Moro(15’stAdekanye). A disp.: Alia, Adamonis, Kamenovic, Durmisi, Bertini. All.: Sarri.

TOP 11 RADIO CLUB PT (4-5-1): Miot; Battaiola, Bressan, Fontana, Marcon; De Giacometti, De Nardi, Lise, Scarton, De Mattia; Pedrini. TOP11RADIO­CLUBST(4-5-1):Zulian; Danza, Bressan, Nwoke, Paulin; De Silvestro, Ronzon, Mazzoleni, Marta Bettina, Peruz; Pedrini. All.: Ben. Marcatori: 15’pt Felipe Anderson (rig.), 16’ pt Raul Moro, 38’pt Leiva, 43’pt Muriqi, 7’st Lazzari, 11’st Vavro, 18’st (rig.), 39’st Caicedo, 27’st, 45’st Luis Alberto. Arbitro: Anna Frazza di Schio (Boato e Marchesin)

NOTE: 422 spettatori.

Metà antica, metà moderna. Più veloce nel palleggio di prima, più feroce nel pressing alto, più verticale, con spirito di manovra, più sarriana nel timbro e nell’anima. E’ stata la Lazio del secondo tempo, pronta agli “agguati” offensivi e difensivi, orchestrat­a da Escalante play, da Lazzari terzino a tutto gas, rifinita da Luis Alberto e Caicedo, a placare l’ira di Sarri mettendo in mostra il catechismo dei primi giorni di ritiro. La Lazio del primo tempo, di Luiz Felipe e Radu, di Marusic e Hysaj terzini, di Leiva, Milinkovic capitano, Felipe Anderson e Muriqi, ha giocato in procession­e noiosa. Era bassa, blanda nella pressione, lenta, palleggiav­a scolastica­mente (3-45 tocchi a testa, troppi), era senza terzini di spinta (Sarri vuole che salgano), accerchiav­a l’area senza riempirla né in fase di possesso né di non possesso. Non sia mai, questa Lazio qui ha fatto sacramenta­re Mau per 45'. E’ stata solo la prima uscita, comunque ricca di gol: 10-0 contro i dilettanti della Top 11 del Cadore. La rivoluzion­e sarriana ha bisogno di tempo, ha già accesso entusiasmo tra i tifosi. E’ Sarri a trasmetter­e brividi, i laziali arrivati in massa in ritiro gli hanno dedicato il primo coro ad personam: «Se tu... Sarri la Lazio va in vantaggio». Coro ricambiato con un saluto ripetuto.

IL PRIMO TEMPO. A Mau, nel 4-33, piace palleggiar­e in faccia agli avversari, chiunque essi siano. I soliti menu non gli interessan­o, l’ha fatto capire dal primo giorno. La prima Lazio, la più vicina al calco titolare (pur senza gli azzurri e gli acquisti mancanti), non gli è piaciuta perché non ha fatto il suo dovere, perché non l’ha fatto divertire. Il poker firmato nel primo tempo ha visto protagonis­ti Felipe Anderson, di nuovo col 7 sulle spalle, e il baby Moro, gustoso negli sprint, negli affondi. Felipe ha segnato su rigore (tocco di mano di Battaiola) aprendo la rassegna dei colpi e ha lanciato Raul Moro, suo il raddoppio in velocità. Terzo e quarto gol sono stati di Leiva (sinistro dal limite) e di Muriqi, ha colpito in caduta libera su assist di Cataldi dopo un paio di imprecisio­ni. Il gol, accolto una grazia, ha fatto esplodere Tribunetta e Curva. Hanno rimbombato i pali ravvicinat­i di Milinkovic e Marusic. Sarri è partito con Marusic e Hysaj terzini, con Luiz Felipe e Radu centrali. Milinkovic, Leiva e Cataldi erano i tre del centrocamp­o. Felipe, Muriqi e Raul Moro le punte del tridente. Sarri ha strillato continuame­nte, chiedeva a Muriqi di fare da vertice alto quando c’era da pressare sul difensore portatore di palla altrimenti di abbassarsi facendo salire le ali. E’ esploso quando ha contato i cinque tocchi di Leiva nella metà campo della Lazio, ha chiesto continuame­nte di “uscire” palleggian­do al massimo a due tocchi. A Felipe Anderson chiedeva più impulsi. I terzini erano bassi. Si è imbestiali­to su un cross subito dalla sinistra, ha sorvolato tutta l’area di Strakosha.

LA SVOLTA. Possessori di palla, cacciatori di azioni. La seconda Lazio, con Lazzari, Vavro, Patric e Fares in difesa, con Akpa Akpro, Escalante e Luis Alberto a centrocamp­o, del tridente Shehu-Caicedo-Moro (sostituito da Adekanye), ha aggiunto sei gol al tabellino e ha chetato Sarri. Al di là degli 11 cambiati dagli avversari contano i concetti. Vavro e Patric, proprio loro, hanno tenuto la difesa alta, quasi sulcome

Felipe Anderson segna il primo gol Doppiette di Caicedo e Luis Alberto

la linea del centrocamp­o. Lazzari, versione terzino-sprinter, ha rotto gli argini e s’è involato in porta da centrocamp­o (gol sotto l’incrocio). Escalante, sfruttando la vena creativa e non lunatica di Luis Alberto, ha garantito input per il palleggio corale sviluppato con le sponde di Caicedo, la partecipaz­ione e gli interscamb­i delle giovani ali (Adekanye in scioltezza). Sarri vuole che centrocamp­o e attacco foruno sciame di uomini pronti a intasare i confini avversari. Il gol di Vavro (di testa su assist di Luis) ha aperto lo show del Mago e del Panterone. Una doppietta a testa. Per Luis ottavo e decimo gol su assist di Caicedo e Adekanye. Per Caicedo settimo e nono gol su rigore (conquistat­o) e con un destro (tapin). Triplice fischio dell’arbitro donna, Anna Frazza di Schio.

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 ?? ROSI/FOTONOTIZI­A ?? Elseid Hysaj, 27 anni
ROSI/FOTONOTIZI­A Elseid Hysaj, 27 anni
 ?? ROSI/ FOTONOTIZI­A ?? Il primo gol della stagione: il rigore realizzato da Felipe Anderson. A destra, Luis Albeto (in alto) e la rete di Raul Moro
ROSI/ FOTONOTIZI­A Il primo gol della stagione: il rigore realizzato da Felipe Anderson. A destra, Luis Albeto (in alto) e la rete di Raul Moro
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