Lazio il timbro di Sarri
La squadra non lo soddisfa nel primo tempo e Mau si arrabbia Gli 11 della ripresa interpretano meglio i suoi concetti di calcio
Fatica all’inizio, poi decolla: 10-0 con doppiette di Caicedo e Luis Alberto
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LAZIOPT(4-3-3):Strakosha;Marusic, Luiz Felipe, Radu, Hysaj; Milinkovic, Leiva, Cataldi; Felipe Anderson, Muriqi, Raul Moro.
LAZIO ST (4-3-3): Strakosha (15’st Adamonis);Lazzari,Vavro,Patric,Fares; Akpa Akpro, Escalante, Luis Alberto; Shehu,Caicedo,Moro(15’stAdekanye). A disp.: Alia, Adamonis, Kamenovic, Durmisi, Bertini. All.: Sarri.
TOP 11 RADIO CLUB PT (4-5-1): Miot; Battaiola, Bressan, Fontana, Marcon; De Giacometti, De Nardi, Lise, Scarton, De Mattia; Pedrini. TOP11RADIOCLUBST(4-5-1):Zulian; Danza, Bressan, Nwoke, Paulin; De Silvestro, Ronzon, Mazzoleni, Marta Bettina, Peruz; Pedrini. All.: Ben. Marcatori: 15’pt Felipe Anderson (rig.), 16’ pt Raul Moro, 38’pt Leiva, 43’pt Muriqi, 7’st Lazzari, 11’st Vavro, 18’st (rig.), 39’st Caicedo, 27’st, 45’st Luis Alberto. Arbitro: Anna Frazza di Schio (Boato e Marchesin)
NOTE: 422 spettatori.
Metà antica, metà moderna. Più veloce nel palleggio di prima, più feroce nel pressing alto, più verticale, con spirito di manovra, più sarriana nel timbro e nell’anima. E’ stata la Lazio del secondo tempo, pronta agli “agguati” offensivi e difensivi, orchestrata da Escalante play, da Lazzari terzino a tutto gas, rifinita da Luis Alberto e Caicedo, a placare l’ira di Sarri mettendo in mostra il catechismo dei primi giorni di ritiro. La Lazio del primo tempo, di Luiz Felipe e Radu, di Marusic e Hysaj terzini, di Leiva, Milinkovic capitano, Felipe Anderson e Muriqi, ha giocato in processione noiosa. Era bassa, blanda nella pressione, lenta, palleggiava scolasticamente (3-45 tocchi a testa, troppi), era senza terzini di spinta (Sarri vuole che salgano), accerchiava l’area senza riempirla né in fase di possesso né di non possesso. Non sia mai, questa Lazio qui ha fatto sacramentare Mau per 45'. E’ stata solo la prima uscita, comunque ricca di gol: 10-0 contro i dilettanti della Top 11 del Cadore. La rivoluzione sarriana ha bisogno di tempo, ha già accesso entusiasmo tra i tifosi. E’ Sarri a trasmettere brividi, i laziali arrivati in massa in ritiro gli hanno dedicato il primo coro ad personam: «Se tu... Sarri la Lazio va in vantaggio». Coro ricambiato con un saluto ripetuto.
IL PRIMO TEMPO. A Mau, nel 4-33, piace palleggiare in faccia agli avversari, chiunque essi siano. I soliti menu non gli interessano, l’ha fatto capire dal primo giorno. La prima Lazio, la più vicina al calco titolare (pur senza gli azzurri e gli acquisti mancanti), non gli è piaciuta perché non ha fatto il suo dovere, perché non l’ha fatto divertire. Il poker firmato nel primo tempo ha visto protagonisti Felipe Anderson, di nuovo col 7 sulle spalle, e il baby Moro, gustoso negli sprint, negli affondi. Felipe ha segnato su rigore (tocco di mano di Battaiola) aprendo la rassegna dei colpi e ha lanciato Raul Moro, suo il raddoppio in velocità. Terzo e quarto gol sono stati di Leiva (sinistro dal limite) e di Muriqi, ha colpito in caduta libera su assist di Cataldi dopo un paio di imprecisioni. Il gol, accolto una grazia, ha fatto esplodere Tribunetta e Curva. Hanno rimbombato i pali ravvicinati di Milinkovic e Marusic. Sarri è partito con Marusic e Hysaj terzini, con Luiz Felipe e Radu centrali. Milinkovic, Leiva e Cataldi erano i tre del centrocampo. Felipe, Muriqi e Raul Moro le punte del tridente. Sarri ha strillato continuamente, chiedeva a Muriqi di fare da vertice alto quando c’era da pressare sul difensore portatore di palla altrimenti di abbassarsi facendo salire le ali. E’ esploso quando ha contato i cinque tocchi di Leiva nella metà campo della Lazio, ha chiesto continuamente di “uscire” palleggiando al massimo a due tocchi. A Felipe Anderson chiedeva più impulsi. I terzini erano bassi. Si è imbestialito su un cross subito dalla sinistra, ha sorvolato tutta l’area di Strakosha.
LA SVOLTA. Possessori di palla, cacciatori di azioni. La seconda Lazio, con Lazzari, Vavro, Patric e Fares in difesa, con Akpa Akpro, Escalante e Luis Alberto a centrocampo, del tridente Shehu-Caicedo-Moro (sostituito da Adekanye), ha aggiunto sei gol al tabellino e ha chetato Sarri. Al di là degli 11 cambiati dagli avversari contano i concetti. Vavro e Patric, proprio loro, hanno tenuto la difesa alta, quasi sulcome
Felipe Anderson segna il primo gol Doppiette di Caicedo e Luis Alberto
la linea del centrocampo. Lazzari, versione terzino-sprinter, ha rotto gli argini e s’è involato in porta da centrocampo (gol sotto l’incrocio). Escalante, sfruttando la vena creativa e non lunatica di Luis Alberto, ha garantito input per il palleggio corale sviluppato con le sponde di Caicedo, la partecipazione e gli interscambi delle giovani ali (Adekanye in scioltezza). Sarri vuole che centrocampo e attacco foruno sciame di uomini pronti a intasare i confini avversari. Il gol di Vavro (di testa su assist di Luis) ha aperto lo show del Mago e del Panterone. Una doppietta a testa. Per Luis ottavo e decimo gol su assist di Caicedo e Adekanye. Per Caicedo settimo e nono gol su rigore (conquistato) e con un destro (tapin). Triplice fischio dell’arbitro donna, Anna Frazza di Schio.