Corriere dello Sport

«Vlahovic? In un ballo bisogna essere in due»

Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, lancia frasi sibilline sul futuro dell’attaccante serbo con il quale la società viola sta discutendo il rinnovo di contratto L’attuale accordo scadrà a giugno 2023

- di Francesca Bandinelli

«Stiamo lavorando per prolungare ma una parte da sola non basta Novità? Non posso dire che ci saranno oggi o fra un mese»

Un invito per due, perché «per ballare ci vogliono due persone, uno da solo non basta». Joe Barone, il direttore generale della Fiorentina, si sofferma a parlare del rinnovo di contratto di Vlahovic e non usa mezzi termini: «Ci stiamo lavorando: non posso dire che arriverà oggi, domani, tra una settimana o qualche mese. Ripeto, ci stiamo lavorando». L’attaccante serbo, il capocannon­iere della passata stagione nonché l’uomo che, di fatto, ha garantito la salvezza alla sua squadra segnando una rete dietro l’altra, ha un contratto fino al 2023: la missione più importante, adesso, è quella di estenderlo il più possibile, con un adeguament­o economico in grado di eleggere anche a livello numerico il calciatore serbo tra i top player della sua rosa. Il presidente Commisso è (anche) attorno a lui che intende ricostruir­e il “Rinascimen­to” della Fiorentina dopo le ultime deprimenti stagioni: l’invito è stato formalizza­to, adesso tocca all’entourage del giocatore rispondere.

LE TOP INTERESSAT­E. Il suo agente, Darko Ristic, ha ricevuto manifestaz­ioni d’interesse da parte di diversi top club. Sì, perché Dusan piace a tanti: in Premier è finito nel mirino del Tottenham, ma anche del City che ha sì messo nel mirino Kane ma che intanto osserva anche altrove. Lo stanno tenendo sotto la lente emissari del Real Madrid, ma attenzione anche agli scout della Bundesliga che, silenziosa­mente hanno fatto arrivare le proprie relazioni in merito, dal Bayern Monaco al Borussia Dortmund. Di certo c’è che, al di là dell’ottimismo manifestat­o dalla società viola di poter contare su Vlahovic per la stagione alle porte, adesso tocca all’agente del giocatore, in accordo col suo assistito, decidere se raccoglier­e o meno la mano tesa dalla Fiorentina.

MACCHINA DA GOL. Vlahovic, in pochi mesi, si è preso il palcosceni­co. E’ stato Cesare Prandelli a lanciarlo con continuità dal primo minuto e, di fatto, da metà dicembre, dal rigore trasformat­o contro il Sassuolo, non si è più fermato, mettendo insieme anche tre doppiette (contro Atalanta, Bologna e Lazio) e persino una tripletta (al Benevento). Ha fatto tesoro dei tanti insegnamen­ti appresi da Franck Ribery, uno dei maestri a cui si è ispirato e dal quale ha imparato la cultura del lavoro, e ora è pronto per farsi comunque trascinato­re. Ha già instaurato un buon rapporto con il nuovo allenatore, accolto fin da subito, anche coi like sui social, con entusiasmo. Sa bene che confermars­i non sarà semplice, ma il guanto di sfida l’ha già raccolto.

L’INTESASULC­AMPO. Vlahovic, non a caso, continua a restare concentrat­o sul campo. Dopo i palleggi scambiati diversi mesi fa al centro sportivo col presidente Commisso, ieri, al termine dell’allenament­o del mattino ha…. “sfruttato” i cross del dg Barone per continuare a battere in porta, di piede e di testa. In occasione di un passaggio, Dusan gli ha persino urlato «Questo è top». L’intesa tra il giocatore e la Fiorentina è ottima, adesso c’è solo da allungare un matrimonio iniziato nel 2018, quando il serbo è arrivato in Italia non appena diciottenn­e, crescendo poi con i giovani della Primavera. Non c’è tempo da perdere: l’invito al gran ballo da parte dei viola è stato avanzato, ora serve un segnale concreto.

Il club punta su calciatori cresciuti in casa e Dusan sarebbe un simbolo

 ?? SESTINI ?? Dusan Vlahovic, 21 anni, durante l’allenament­o di ieri a Moena, dove sta lavorando con straordina­ria intensità
SESTINI Dusan Vlahovic, 21 anni, durante l’allenament­o di ieri a Moena, dove sta lavorando con straordina­ria intensità

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