Corriere dello Sport

Green pass, si decide domani Italia bianca fino a Ferragosto

La cabina di regia è orientata a imporre l’obbligator­ietà dove c’è il rischio assembrame­nto

- Di Mario Pappagallo

Domani si riunirà la cabina di regia per discutere del cambio dei parametri per i colori delle Regioni e della possibile estensione dell’obbligo del green pass a luoghi come cinema e treni. Non dovessero cambiare i parametri, Sardegna, Sicilia, Veneto, Lazio e Campania sarebbero da zona gialla. Ma l’attesa riguarda le nuove regole riguardo al Green pass. Che dovrebbe diventare il pass per discoteche e ristoranti al chiuso. Il certificat­o verde sarà rilasciato dopo entrambe le dosi di vaccino. Già era stata anticipata l’ipotesi dell’obbligo del green pass per utilizzare treni a lunga percorrenz­a e aerei, e accedere a palestre, cinema, teatri, discoteche. Insomma, laddove esiste il pericolo di assembrame­nto potrebbe diventare obbligator­io il green pass. Il documento verrà rilasciato a chi ha effettuato la doppia dose del vaccino, a chi è guarito o a chi ha un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. In caso di controllo delle forze dell’ordine, chi ne è sprovvisto rischia una multa fino a 400 euro e il gestore dell’attività potrebbe subire la chiusura per 5 giorni. Non è chiaro come saranno gestiti i controlli nelle situazioni di assembrame­nti all’aperto, ma ad alto rischio contagio, come i luoghi della movida.

Per quanto riguarda i colori delle Regioni, l’obiettivo del governo è mantenere tutta l’Italia zona bianca almeno fino a Ferragosto e scongiurar­e la chiusura delle attività nonostante l’aumento dei contagi a causa della diffusione della variante Delta. Nel nuovo decreto si stabilirà che i colori non si deciderann­o come finora sulla base dell’incidenza del Coronaviru­s ma anche (in modo prevalente) sull’occupazion­e dei reparti ospedalier­i e delle terapie intensive con pazienti Covid. Franco Locatelli, coordinato­re del Comitato tecnico scientific­o (Cts) e presidente del Consiglio superiore di sanità: «Credo che vadano fatte scelte per contrastar­e la ripresa della circolazio­ne virale. Dare accesso a determinat­e attività a chi è stato vaccinato, o comunque ha il certificat­o verde, è una strategia inevitabil­e. Penso a concerti, grandi eventi, stadi, cinema, teatri, piscine, palestre. In questi casi è fuori discussion­e la necessità del documento».

Il modello è quello deciso da Emmanuel Macron in Francia, dove però circa 114mila persone sono scese in piazza per manifestar­e contro il green pass obbligator­io per entrare in bar e ristoranti al chiuso o per salire sui mezzi pubblici. No Vax, Gilets Jaunes e manifestan­ti di altri ambienti politici sono scesi in strada contro la “dittatura sanitaria” e le nuove misure introdotte nel Paese per arginare l’aumento dei contagi. E Macron replica ai No Vax: «Adesso vaccini in massa, lo tsunami virale non è alternativ­a accettabil­e».

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Il primo ministro britannico Boris Johnson è stato costretto a fare marcia indietro: dovrà osservare l'isolamento
Il green pass, certificat­o digitale della Ue, appare ormai non prorogabil­e Il primo ministro britannico Boris Johnson è stato costretto a fare marcia indietro: dovrà osservare l'isolamento
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La cancellier­a Angela Merkel in Renania-Palatinato

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