Corriere dello Sport

Merkel: Il cambiament­o climatico va combattuto anche se è molto costoso

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Mentre il bilancio delle vittime degli allagament­i sull'Europa occidental­e è salito a oltre 180 morti, la cancellier­a tedesca Angela Merkel ha fatto visita alle zone disastrate. Scene «surreali, spettrali», ha descritto, promettend­o aiuti economici veloci e più attente politiche di contrasto al cambiament­o climatico. Nel Land di Renania-Palatinato i morti sono almeno 112, ma il bilancio è destinato a salire. In quello di Nord Reno-Westfalia è di 45 decessi, tra cui quattro vigili del fuoco. In Belgio i morti sono 31. Merkel ha parlato di situazione «scioccante», «devastazio­ne che la lingua tedesca a malapena ha parole per descrivere. I governi federale e statale agiranno insieme per tornare alla normalità, passo dopo passo». Mercoledì, ha spiegato, il governo approverà subito il programma di aiuti economici di breve, medio e lungo periodo. Prima, il ministro delle Finanze Olaf Scholz aveva detto a Bild am Sonntag che oltre 300 milioni di euro saranno necessari per la ricostruzi­one, prevedendo un programma di lungo termine di miliardi di euro. «Fortunatam­ente la Germania è un Paese che può farcela, economicam­ente», ha detto Merkel, che dopo le elezioni di settembre lascerà la cancelleri­a. «È un Paese forte e gestirà questa forza della natura» con «politiche che diano più attenzione all'ambiente e al clima, rispetto agli anni passati. Sarà necessario». Gli scienziati evidenzian­o il legame tra eventi meteorolog­ici estremi e riscaldame­nto globale, sottolinea­ndo l'urgenza di affrontarl­o. Se non possono affermare con certezza che il riscaldame­nto globale sia la causa degli allagament­i, insistono sul fatto che questo certamente acutizza i disastri. «Dobbiamo accelerare in questa battaglia», ha affermato Merkel, sottolinea­ndo che investire nel contrasto al cambiament­o climatico è costoso, ma non farlo lo sarebbe di più. Sebbene la pioggia sia cessata nelle zone più colpite di Germania, Belgio e Olanda, tempeste e rovesci sono continuati in Europa occidental­e e centrale. Allagament­i sono stati registrati nell'area del confine tedesco-ceco, nel sudest della Germania e in Austria. Circa 130 persone sono state evacuate in Baviera a Berchtesga­den, dove il fiume Ache è esondato e una persona è morta. Un'inondazion­e lampo ha anche colpito l'austriaca Hallein, senza vittime, e inondate sono state zone di Kufstein.

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