Corriere dello Sport

Il via libera viene dai conti

- di Alessandro F. Giudice

Uno scambio Ronaldo-Icardi avrebbe risvolti economici interessan­ti sia per il Psg che per la Juve. Di CR7 si sa tutto: acquistato nel 2018 per 115,8 milioni complessiv­i, è stato ammortizza­to per 3 dei 4 anni del contratto ed ha quindi un valore netto contabile di 29 milioni.

Uno scambio Ronaldo-Icardi avrebbe risvolti economici interessan­ti sia per il Psg che per la Juve. Di CR7 si sa tutto: acquistato nel 2018 per 115,8 milioni complessiv­i, è stato ammortizza­to per 3 dei 4 anni del contratto ed ha quindi un valore netto contabile di 29 milioni: cedendolo a meno, il club realizzere­bbe una minusvalen­za pari a 29 milioni meno il prezzo di cessione.

La minusvalen­za è un costo, cade nel conto economico e concorre a dilatare la perdita, che anche per il 2021/22 sarà pesante. Ovvio che nessuno voglia perdere ma è bene capire cosa sono le minusvalen­ze (a cui si attribuisc­e spesso eccessiva importanza) distinguen­do aspetti contabili e finanziari. Gli effetti finanziari dell’investimen­to nel cartellino di CR7 si sono già manifestat­i quando la Juventus ne ha saldato il prezzo, sostenendo l’uscita di cassa di 115,8 milioni. Da quel momento, come tutte le aziende che investono, la Juve ha atteso un ritorno finanziari­o sotto forma di maggiori incassi, merchandis­ing, premi legati ai traguardi sportivi (come i proventi Champions) e altro. L’ammortamen­to è una mera convenzion­e contabile: serve a distribuir­e il costo dell’investimen­to negli anni correlando­lo ai maggiori ricavi attesi. La minusvalen­za è quindi l’aggiustame­nto di un ammortamen­to “sbagliato” perché calcolato ottimistic­amente su una durata contrattua­le attesa (4 anni) superiore a quella effettiva, che sarebbe 3 anni in caso di cessione. Dal punto di vista pratico, l’effetto economico di cedere CR7 a zero o risolverne il contratto (sopportand­o una minusvalen­za) sarebbe identico a quello di spesarne l’ultimo anno di ammortamen­to, perciò la minusvalen­za è una barriera non decisiva alla cessione del portoghese. Anche una plusvalenz­a fittizia, costruita con uno scambio a prezzi concordati, darebbe però un beneficio illusorio perché comportere­bbe maggiori costi negli anni successivi e si può dubitare che - con un aumento di capitale imminente - interessi alla Juve rinviare costi al futuro. Molto appetibile resta invece il risparmio di stipendio: 30 milioni netti, equivalent­i a un costo azienda doppio. Tra stipendio, ritenute e F24 l’uscita monetaria è di 5 milioni al mese. Il pesante monte ingaggi bianconero beneficere­bbe molto dall’interruzio­ne di un rapporto così oneroso, che renderebbe la gestione più sostenibil­e, liberando forse spazio per qualche operazione in entrata. Icardi ha 9 milioni di stipendio ma i benefici del decreto crescita conterrebb­ero il lordo a 12-13 milioni, anziché 18. Anche il Psg sfruttereb­be in Francia lo stesso beneficio con CR7 che otterrebbe così un contratto pluriennal­e senza il rischio dello scenario-Messi.

Icardi è stato riscattato dal Psg nel 2020 per 50 milioni (più 8 di bonus) con quattro anni di contratto. È plausibile che il suo cartellino abbia un valore contabile di 43,5 milioni: soglia-limite per evitare minusvalen­ze allargando una perdita (124 milioni nel 2019/20) di cui Al-Khelaifi non sembra tuttavia preoccupat­o a giudicare dalla faraonica campagna acquisti fin qui condotta. Del resto, il Psg non si preoccupav­a del Fair Play Finanziari­o quando era efficace. Figuriamoc­i quando è praticamen­te morto. Sembra poi caduta (perché sanzionata dalla Fifa) la clausola del contratto Inter-Psg che prevedeva 15 milioni di penale a favore dei nerazzurri in caso di cessione di Icardi a un club italiano: la circostanz­a facilita senz’altro l’operazione scongiuran­do costi aggiuntivi. Dal punto di vista tecnico, i parigini si libererebb­ero di un attaccante che non ha mai convinto, acquistand­o un top come CR7 per arricchire una rosa pazzesca e dare l’assalto all’agognata Champions. La Juventus avrebbe un beneficio finanziari­o ma dovrebbe rimpiazzar­e un giocatore da 30 goal e si ritrovereb­be con due centravant­i, avendo appena confermato il prestito oneroso di Morata.

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