Un contagiato con gli azzurri
Giornalista positivo sull’aereo per Tokyo Le ragazze del softball in campo stanotte
Spuntano altri contagi (dal primo luglio 58 in qualche modo legati ai Giochi): ieri quelli di un atleta ceco di beach volley e di una ginnasta degli Stati Uniti
Un guaio dopo l'altro, Tokyo si avvicina comunque a testa alta alla cerimonia inaugurale di venerdì. Per fortuna, considerando la mestizia delle vicissitudini dettate dal Covid e cullandosi nella dolce illusione che lo sport possa lavare tutti i problemi con un colpo di spugna. Per ora, tuttavia, è un altro zibaldone.
ITALIANO. Da ieri c'è anche un italiano tra i casi di positività. Si tratta di un giornalista, partito dall'aeroporto di Fiumicino e arrivato a Tokyo insieme a molti atleti azzurri. A confermarlo è stato lo stesso ambasciatore d'Italia in Giappone Giorgio Starace, riferendo che il giornalista accusa sintomi lievi. Osservati speciali, ma senza essere sottoposti a rigide restrizioni, gli atleti. Su quel volo c'erano la Nazionale di basket, quella di ciclismo e le azzurre del pugilato con le quali l'uomo non ha avuto contatti stretti. È risultata negativa anche la persona che sedeva accanto a lui. (Tanti auguri di pronta guarigione al collega).
VILLAGGIO. Dal primo luglio scorso, i contagi legati ai Giochi giapponesi sono saliti a cinquantotto. Compreso il giocatore di beach volley ceco Ondrej Perusic, asintomatico, ultimo atleta su una lista che si spera resti sotto controllo. Perusic è comunque il secondo positivo nella spedizione della Repubblica Ceca, dopo il caso di un componente dello staff rilevato all'arrivo in Giappone. È positiva anche una ginnasta statunitense, Kara Eaker, di 18 anni, che alloggia però fuori dal villaggio, a Inzai. Secondo il padre, che è stato intervistato dalla CNN, era asintomatica ed aveva completato il ciclo vaccinale. «L’atleta è stata messa in isolamento e non mostra sintomi», ha confermato Kimiya Kosaku, funzionario della municipalità di Inzai. «E’ arrivata in Giappone il 15 luglio. Un altro membro della squadra è stato identificato come un caso di contatto. Anche lui rimane in isolamento nella sua stanza», ha aggiunto.
ISOLATI. Il Cio ha dato il permesso ai ventuno, tra atleti e personale tecnico, venuti a contatto con i due calciatori sudafricani risultati positivi domenica di proseguire le proprie attività. Praticamente l'intera nazionale olimpica di calcio del Sudafrica che giovedì, alle 13 italiane, dovrà debuttare contro il Giappone. Per loro allenamenti comunque blindati, mentre non potranno svolgere neanche quelli i sei componenti della squadra britannica di atletica e le due figure dello staff, a contatto con un passeggero positivo sul volo per Tokyo e ancora in isolamento. Ma qui il Cio ha le mani legate, obbedendo alle disposizione delle autorità nipponiche.
SBULLONATO. Nel frattempo, il comitato organizzatore dei Giochi ha accettato le dimissioni del compositore Keigo Oyamada, meglio noto come Cornelius, autore della colonna sonora della cerimonia inaugurale. In un'intervista del 1994, l'oggi cinquantaduenne Oyamada si era vantato di aver umiliato e bullizzato uno studente disabile ai tempi della scuola. Riemersi gli articoli ecco le dimissioni, prima respinte, poi accettate. Con tante scuse a tutti. Si chiude con la cronaca nera: arrestato un membro dello staff della nazionale uzbeka accusato di aggressione sessuale su una collega giapponese. E il pesista ugandese Julius Ssekitoleko scomparso in città dopo aver lasciato un biglietto? Le autorità locali continuano la sua ricerca. Come se ne avessero pochi di problemi...
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