Corriere dello Sport

«Covid, colpa di due no vax»

La federazion­e spinge i club ad accelerare sui vaccini, in attesa del decreto di Draghi

- Di Nicola Balice

Nel ritiro in Alto Adige c’è massima attenzione dopo la scoperta di dieci contagiati La presenza di due elementi che hanno scelto di non vaccinarsi fa emergere un nuovo problema da risolvere a livello generale

Non ne siamo ancora usciti. Solo grazie al vaccino potremo farcela, ma non ne siamo ancora usciti. Prima ancora di capire se davvero ne usciremo meglio o peggio, l'attualità ci spiega ancora come il Covid non sia ancora stato sconfitto. Anche nello sport (la cronaca dai giochi olimpici di Tokyo lo ribadisce) e quindi nel nostro calcio. Con lo Spezia che suo malgrado si ritrova protagonis­ta del primo focolaio di questa stagione. Non senza polemiche. Perché nonostante il club spezzino sia stato tra i promotori della campagna vaccinale, un paio di giocatori ha scelto di non aderire mentre tutti gli altri avevano ricevuto la prima dose (Pfizer) nei giorni precedenti alla partenza per il ritiro di Prato allo Stelvio. Tra i dieci positivi dello Spezia (nove calciatori e un membro dello staff) figura anche un no-vax, alimentand­o confusione sulle cause di questo cluster. Secondo quanto filtra dalla società bianconera, però, non è possibile sapere se l'origine del focolaio sia proprio da individuar­e nel no vax o in uno degli altri positivi, nonostante le dichiarazi­oni del medico sociale Vincenzo Salini.

IL CASO. In sintesi: lo Spezia è promotore della campagna vaccinale, non può però obbligare i suoi tesserati ad aderire. Quasi tutti asintomati­ci i dieci positivi, tra questi figurerebb­e anche un elemento che nei mesi scorsi aveva già completato il percorso vaccinale. Ma questo non deve spaventare: il vaccino serve a prevenire che la malattia possa degenerare in forme gravi e a ridurre drasticame­nte la diffusione del virus, chiunque abbia fatto il vaccino ma non sia controllat­o come un calciatore potrebbe essere positivo senza accorgerse­ne ed è questo il motivo che dovrebbe portare tutti a osservare sempre le regole di comportame­nto sociale atte a evitare e prevenire il contagio.

LE PAROLE. Così ieri mattina a Radio Punto Nuovo descriveva la situazione appunto il professor Salini, anche membro della commission­e medica della Figc: «Abbiamo provveduto ad effettuare la prima dose di vaccino. Due calciatori non hanno voluto, si ritengono no vax, si è creato un piccolo cluster dal punto di vista clinico. Per fortuna, tutti stanno bene». Una campagna vaccinale efficace e a tappeto resta la sola soluzione per provare a vincere la guerra al Covid, fino a quando le norme non lo prevederan­no però non si riuscirà a isolare chi non vuole vaccinarsi: «Non convocare i no-vax? Questo spetta ai club, comunque è una percentual­e bassa. Penso che questo aspetto spinga ancora di più tutti a vaccinarsi. Calciatori vaccinati sono risultati positivi perché non abbiamo una copertura completa tra prima e seconda dose». Un elemento di riflession­e a maggior ragione in vista della riapertura degli stadi anche grazie al green pass: «Si sta lavorando per portare gli spettatori negli stadi. Io sono fiducioso perché i numeri dell'ospedalizz­azione sono bassi e quelli che vanno incontro al ricovero sono non vaccinati. Io sono sicuro che allo Spezia, dopo la seconda dose, non

La società ha poi fatto filtrare che non si può stabilire l’origine del focolaio

avremo più problemi e che con il green pass avremo gli stadi pieni per percentual­i importanti. I calciatori dovrebbero vaccinarsi, ma noi possiamo fare solo opera di persuasion­e», conclude Salini.

IL CAMPO. Intanto lo Spezia di Thiago Motta parte in salita. Già particolar­mente colpiti l’anno scorso, gli spezzini oltre a isolarsi dal caso legato al blocco del mercato per le prossime quattro sessioni, stanno cominciand­o la stagione a singhiozzo: annullata anche la seconda amichevole, inizialmen­te prevista per domani. La nota positiva è rappresent­ata dal giro di tamponi negativi effettuato ieri.

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 ?? ACSPEZIA ?? Thiago Motta allenatore dello Spezia A destra una fase degli allenament­i prima dello stop. Sotto, il proprietar­io del club Robert Platek
ACSPEZIA Thiago Motta allenatore dello Spezia A destra una fase degli allenament­i prima dello stop. Sotto, il proprietar­io del club Robert Platek
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