Corriere dello Sport

Viña è ormai a un passo, poi tocca a Xhaka

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ROMA - Una Roma quasi completa in tempo per il viaggio in Portogallo. L’obiettivo concertato tra Tiago Pinto e Mourinho, che evidenteme­nte in patria non vogliono sfigurare, non è più così lontano: la trattativa per Matias Viña, il terzino della nazionale uruguaiana indicato come priorità assoluta dopo l’infortunio di Spinazzola, è molto avviata. E nei prossimi giorni potrebbe schiudersi anche il guscio da cui verrà fuori Granit Xhaka, dal momento che l’Arsenal ieri ha annunciato l’acquisto del successore, Albert Sambi Lokonga, centrocamp­ista belga prelevato dall’Anderlecht.

IL TERZINO. Per quanto riguarda Viña, le indiscrezi­oni dal Sudamerica parlano di affare già chiuso. In verità c’è ancora qualcosa da sistemare nell’accordo con il Palmeiras, la società brasiliana proprietar­ia del cartellino. Il problema è che il 40% della vendita finirà nelle casse del Nacional Montevideo. Perciò il Palmeiras vuole spremere il più possibile la Roma per migliorare il raccolto. Tiago Pinto sin qui ha offerto 10 milioni più bonus, le parti si sono avvicinate nelle ultime ore, a breve potrebbe arrivare l’intesa. Facilitata peraltro dagli ottimi rapporti con il vicepresid­ente del Palmeiras, Zanotta, fratello del direttore tecnico del Dallas, la società americana che ha ceduto ai Friedkin il giovane Reynolds.

IL REGISTA. Una volta sistemata la fascia sinistra con un giocatore giovane (classe ‘97) ma già sufficient­emente esperto (ha appena giocato da titolare la Coppa America), Tiago Pinto punterà tutte le fiches su Xhaka, cercando di ridurre la distanza rispetto alle richieste dell’Arsenal: a 20 milioni la Roma non intende arrivare. Ma visti gli ultimi sviluppi di mercato, grazie alla ferma volontà del giocatore di raggiunger­e Mourinho, a Trigoria è tornato un cauto ottimismo sull’esito felice della trattativa. Ci si può trovare a metà strada, come spesso capita nelle negoziazio­ni.

CIAO KLUIVERT. Se così fosse, la Roma assumerebb­e una fisionomia credibile a un mese dall’inizio del campionato. Il lavoro di Tiago Pinto sarebbe ancora lungo, specialmen­te in uscita. Ma almeno Mourinho potrebbe cominciare a impostare la squadra secondo i propri princìpi. A proposito di partenze, già oggi dovrebbe essere ufficiale l’accordo con il Nizza per il prestito di Justin Kluivert: la Roma incasserà 500.000 euro subito mentre i francesi pagheranno 12 milioni nel 2022 qualora decidesser­o di esercitare l’opzione d’acquisto. E’ un altro esubero che alleggeris­ce il monte ingaggi. Ma non basta. Ieri è sbarcato a Roma per le visite mediche Steven Nzonzi, che non ha accettato il Benfica e si allenerà con gli altri giocatori esclusi dalle convocazio­ni a Trigoria. Si cerca un’altra sistemazio­ne, per lui come per Pastore, Fazio e Santon, oltre agli invisibili Coric e Bianda. Olsen e Florenzi invece sono ancora in vacanza post Europeo ma presto troveranno una squadra. Quando l’organico sarà stato sfoltito, in tutto o in parte, Tiago Pinto cercherà la pennellata finale: il nome di Kostic, ala serba dell’Eintracht, non è mai uscito dalla sua testa.

ECCOLO. La chiusura è per Rui Patricio, il portiere che Mourinho ha voluto per la sua prima Roma: ieri è arrivato a Trigoria e ha svolto il primo allenament­o. Potrebbe già essere convocato per l’amichevole di domani sera (ore 19.30) a Trieste contro la Triestina.

L’obiettivo è averli entrambi per il tour in Portogallo Kluivert va al Nizza

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GETTY Matías Viña, 23 anni

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