Corriere dello Sport

Nuovo format, la A discute

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Domani la serie A deciderà se e come vuole cambiare. All’ordine del giorno dell’Assemblea in programma, infatti, c’è un unico punto: “Analisi impatti sull’ipotesi di modifica del format del campionato di Serie A”.

Si tratta della conclusion­e di un dibattito interno avviato venerdì in occasione della prima riunione con Deloitte, l’azienda di consulenza incaricata di analizzare, con impatti e conseguenz­e, tutti i possibili scenari: a cominciare dalla riduzione da 20 a 18 squadre, arrivando all’aggiunta di play-off e play-out.

INCONTRO CON DELOITTE. Ieri è andato in scena un nuovo incontro sempre con Deloitte, mentre in parallelo sono cominciati pure i colloqui con le singole società. L’obiettivo, infatti, è quello di arrivare a domani con una sintesi delle varie posizioni, in modo da sottoporla all’Assemblea. Importante, da questo punto di vista, uscire con una posizione compatta di tutta o quasi la serie A, visto che proprio venerdì in calendario è stato fissato un altro appuntamen­to: tutte le componenti federali, infatti, si ritroveran­no per discutere su come debba evolvere l’intero sistema del calcio italiano, quindi non solo il format della serie A. E l’orizzonte temporale per il cambiament­o non è così lontano, visto che si parla della stagione 2023/24.

SCENARI. Tornando alla massima categoria, è chiaro che per avere una visione unitaria ci si dovrà confrontar­e su interessi ed esigente differenti. Le grandi, ad esempio, hanno tutto il vantaggio a ridurre il numero delle squadre e, quindi, delle partite: il monte dei ricavi, infatti, verrà suddiviso in meno parti e sarà più semplice dedicare risorse alle Coppe Europee e alla Champions in particolar­e, che dal 2024/25 aumenterà le sue gare. Per le piccole, invece, la prospettiv­a di una retrocessi­one sarebbe ancora più disastrosa, rendendo maggiormen­te complicata la strada per un ritorno in serie A. Logico, quindi, che si debba guardare anche a meccanismi di garanzia, come il paracadute. Dando un occhio, peraltro, anche alle altre nazioni: la Ligue 1, infatti, ha già annunciato che scenderà a 18, la Liga invece resterà a 20.

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