Corriere dello Sport

Maleh scommette su se stesso «Fiorentina, voglio conquistar­ti»

«Convincerò l’allenatore con l’impegno Il gruppo conti pure su di me»

- Di Francesca Bandinelli

Una Fiorentina in stile Nazionale. Youssef Maleh, centrocamp­ista ventiduenn­e acquistato a gennaio e rimasto sei mesi in prestito a Venezia dando un contributo decisivo anche nei play off alla promozione in A dei lagunari (1 gol e 2 assist), non ci gira intorno. La vittoria dell’Italia all’Europeo, ammette, è stata «un’emozione grandissim­a e una sorpresa» pure per lui che fa parte del giro della Under 21, ma dalla forza dello spogliatoi­o azzurro, spiega, c’è solo da imparare: «Hanno formato un grande gruppo e questo ha aiutato a raggiunger­e l’obiettivo. Noi dobbiamo essere uniti allo stesso modo per cercare di costruire qualcosa di importante. Lezzerini e Ferrarini (un ex e un viola incrociati da Maleh a Venezia, ndc) mi hanno detto subito che Firenze è una piazza con una storia prestigios­a: la missione è riportare la Fiorentina là dove merita di stare».

CONVINCERE. La strada, insomma, è tracciata e Maleh è pronto a lottare, intanto per invogliare i viola a scommetter­e su di lui. «Voglio convincere l’allenatore, punto a ritagliarm­i spazio: non intendo tirarmi indietro, il mio obiettivo è quello di dare sempre il massimo». A trascinare tutti, a dispetto della giovane età ci pensa Vlahovic, il serbo col fuoco dentro: «I nuovi compagni - spiega ancora Maleh - mi hanno sorpreso, in particolar­e la “fame” di Dusan che non molla mai. Nonostante quanto visto la passata stagione, lui punta a migliorare ancora».

MOLE DI GIOCO. L’azzurrino riparte dal campo e dai consigli tattici di Vincenzo Italiano: «A noi centrocamp­isti il tecnico sta chiedendo di giocare: questi sono i primi giorni di lavoro ed è normale faticare, ma stiamo migliorand­o. Ha idee di gioco diverse rispetto a prima. Il modulo scelto è il 4-3-3 a cui io sono abituato, ma non avrebbe fatto la differenza: sto cercando di capire quello che l'allenatore vuole da me. La Serie

A non l’ho mai fatta, so che è difficile ma sono qui, con la testa giusta, per adattarmi a questa categoria».

IL JOLLY. Maleh sa bene di essere il jolly del centrocamp­o - «Dionisi e Zanetti mi hanno permesso di imparare a muovermi in più ruoli» - ed è pronto a fare di questa sua virtù un punto di forza: «Non ho un modello di riferiment­o particolar­e, cerco di “prendere” qualcosa un po’ da tutti. Sono giovane e devo solo pensare a fare sempre di più. Chi mi piaceva da bambino? Del Piero e Nedved». Non ha dimenticat­o alcun passaggio del percorso fatto per arrivare fino in Serie A ed esprime riconoscen­za verso tutti coloro che ha incrociato nel suo viaggio, «dall’allenatore che non mi faceva giocare pur aiutandomi a crescere, fino alle ultime due stagioni, in cui sono riuscito a dimostrare il mio valore». Youssef, che ieri in una storia Instagram ha voluto ricordare il sacrificio di Falcone e Borsellino e che fuori dal campo ha la passione della lettura, adesso vuole solo far parlare il campo. Ha già conquistat­o la Fiorentina una volta, come raccontato dal dg Barone - «Su consiglio di Angeloni, lo abbiamo seguito e con la Under21 (a Pisa, contro la Svezia, ndc) ha fatto una rete splendida» -: ora vuole fare il bis.

«Sono già abituato al 4-3-3, adesso devo trovare solo la posizione utile»

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SESTINI Youssef Maleh, 22 anni, reduce da due stagioni a Venezia

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