Corriere dello Sport

«Cagliari, c’è nuovo slancio»

Ceppitelli: «Semplici ci trasmette il suo calcio e non c’è più la pressione della stagione scorsa Nainggolan? Sappiamo tutti cosa può darci»

- Di Adriano Ancona

Il Cagliari è una creatura che prende forma. Con la massima attenzione a non sconvolger­e certi equilibri. Certo, quel che non uccide solitament­e fortifica. E questo può considerar­si a tutti gli effetti un nuovo inizio, a debita distanza dalla centrifuga impazzita che è stata l'ultima stagione. «Semplici continua a trasmetter­ci le proprie idee di calcio, stavolta non abbiamo la pressione di una classifica che può snaturarci»: parola di Luca Ceppitelli, che ha toccato con mano le difficoltà ma sa pure come uscirne qualora la squadra dovesse infilarsi di nuovo nel tunnel della paura. E' un nuovo inizio anche per lui, che tre settimane fa ha messo l'autografo sul contratto del Cagliari. Saranno otto le sue stagioni sull'isola, con la prossima. «La società è stata di parola, abbiamo concluso l'accordo a salvezza raggiunta», spiega il difensore che studiava da nuovo Materazzi – da qui la scelta del numero 23 – e ora ha come modello Bonucci. «I pensieri erano altrove, l'anno scorso. Ma sono sempre stato convinto che alla fine avremmo trovato l'intesa: per questo ho atteso che fosse la società a fare il primo passo».

RADJA QUI? MAGARI... La storia continua, una maglia rossoblù come seconda pelle. Architrave del progetto Cagliari, non c'è dubbio. Così Ceppitelli ragiona da condottier­o e da vice-capitano. «Altre squadre si sarebbero sfaldate trovandosi in una situazione delicata come la nostra, invece noi abbiamo saputo ricompatta­rci». C'è sempre di mezzo il mercato, che serve anche a tracciare l'identikit di squadra a misura di salvezza. Con Dalbert in arrivo a Pejo, perché la trattativa tra Inter e Cagliari è già arrivata al lieto fine. «Mi è capitato di sentire Radja, abbiamo un ottimo rapporto», spiega poi Ceppitelli parlando di Nainggolan, concreto obiettivo dei sardi e vicino al ritorno. «Lo accogliere­mmo a braccia aperte, perché con noi ha fatto la differenza. Dovesse essere di nuovo al Cagliari, sappiamo tutti cosa potrebbe darci. Spero che tra Godin e la società si possa arrivare a un accordo, ma non sono scelte che spettano a me». Basta che nulla venga dato per scontato, una volta concluso il mercato. Di passi, invece, al di là del rinnovo Ceppitelli ne ha fatti, dovendosi adeguare a due sistemi differenti. Difesa a quattro con Di Francesco, cambio definitivo una volta che il Cagliari è passato a Semplici. «La nostra fortuna sta nel conoscere già Semplici, e le sue idee. Certi automatism­i li abbiamo dallo scorso anno. Magari, per noi difensori, c'è anche la capacità di forzare la giocata rischiando qualcosa in più».

DOPPIO RIENTRO. Doppie sedute fino a venerdì, a Pejo, prima di immergersi nella seconda amichevole. Che avrà luogo in pianura – visto che il test con la Spal, vicina di casa nel periodo di preparazio­ne, è stato cancellato ormai da giorni – contro il Vicenza. Pavoletti e Rog – che ieri ha compiuto 26 anni – sono tornati ad allenarsi. Una partita utile, quella di sabato, a mettere qualche minuto nelle gambe anche per Giorgio Altare: è il difensore che il Cagliari ha appena tesserato dal Genoa, un vice-Ceppitelli a tutti gli effetti.

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Dal 2014 Luca Ceppitelli, 31 anni, è arrivato a Cagliari nel 2014 Prima aveva giocato con Perugia, Andria e Bari

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