Corriere dello Sport

E l’Italia del softball apre i Giochi

Domani alle 5 sfida alle fortissime statuniten­si Però la Nazionale ha vinto da poco l’Europeo...

- Di Marco Ercole

Partono stanotte (ore 5 italiane) le Olimpiadi dell'Italia, con le ragazze del softball che scenderann­o in campo nel primo giorno di Tokyo 2020. E la loro sfida inaugurale sarà subito in salita, contro gli Stati Uniti, storicamen­te considerat­i la squadra da battere, quella capace di vincere tre medaglie d'oro (consecutiv­e) e una d'argento nelle quattro apparizion­i di questo sport ai Giochi (tra il 1996 e il 2008). Anche i precedenti scontri diretti non sono incoraggia­nti. Nei due incroci che ci sono stati fino a questo momento nella competizio­ne sono arrivate due sconfitte (6-0 nel 2000 e 7-0 nel 2004). Servirà un'impresa, insomma, alle 15 convocate da manager Federico Pizzolini: Ilaria Cacciamani, Emily Patricia Carosone, Elisa Cecchetti, Greta Cecchetti, Amanda Lynn Fama, Andrea Marie Filler, Marta Gasparotto, Andrea Howard, Giulia Metaxia Koutsoyano­poulos, Alexia Lacatena, Giulia Longhi, Fabrizia Marrone, Erika Piancastel­li, Beatrice Ricchi e Laura Vigna.

TRADIZIONE. Non è un caso che le Olimpiadi vengano inaugurate con il softball (per la prima volta dal 1996 non è il calcio la partita di debutto). Già, perché anche se in Italia per sapere di che sport si tratti la maggior parte delle persone ha dovuto fare prima una ricerca su Google, in Giappone questo è uno dei principali sport nazionali. Alle Olimpiadi viene considerat­o "la versione femminile del più famoso baseball" (ma al di fuori dai Giochi non esiste una differenzi­azione di genere tra queste due diverse discipline) ed è contraddis­tinto principalm­ente da dimensioni ridotte del diamante (il campo da gioco), meno innings (i tempi), una pallina più pesante e una mazza più leggera.

L'ITALIA. E un'altra cosa che in pochi sanno nel nostro Paese è che la nazionale italiana sia veramente forte, tanto da essersi qualificat­a a Tokyo 2020 da campioness­a d'Europa, un titolo vinto neanche due settimane fa e che complessiv­amente nella storia è già stato conquistat­o 12 volte (le ultime due consecutiv­e). Quello più fresco è arrivato da dominatric­i assolute, con 11 vittorie su 11 partite giocate, appena un punto subito nei primi inning delle 10 gare che hanno preceduto la finale. Insomma, ci presentiam­o come sola rappresent­ante del Vecchio Continente, nonché da potenziale outsider capace di dare fastidio e puntare magari a una medaglia. Se infatti i padroni di casa del Giappone e gli Stati Uniti almeno sulla carta sono di un'altra categoria, il divario con le altre 3 partecipan­ti (Australia, Messico e Canada) non è così ampio.

DEDICA. Nel breve ritiro pre-olimpico in Giappone a Sendai, l'Italia si è preparata con 5 amichevoli (4 vittorie e un pareggio) contro l'Honda Reverta. Il modo migliore per presentars­i al massimo della forma all'inizio di questo sogno. Sarebbe tra l'altro la chiusura di un cerchio, da dedicare al vecchio coach, Enrico Obletter, l'artefice principale della qualificaz­ione ai Giochi, scomparso drammatica­mente lo scorso febbraio a causa del Covid. Prima di morire, proprio l'ex allenatore australian­o (naturalizz­ato italiano) aveva fatto una promessa al presidente del Coni Giovanni Malagò. Quella di ottenere una medaglia olimpica.

Il vecchio coach e una promessa da mantenere: vincere una medaglia

 ??  ?? Il gruppo azzurro dopo l’ultima amichevole
Il gruppo azzurro dopo l’ultima amichevole

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy