LaVine messo in isolamento Usa a Tokyo in 8
La chiusura dei test preolimpici è andata in una direzione completamente opposta all'apertura: USA-Spagna 83-76. Così gli americani, dopo i due ko al via (Nigeria e Australia), hanno invertito la rotta e ripreso a vincere, come al solito.
Così convincenti, almeno per ora, da far mettere le mani avanti, e molto, al neo coach della Virtus Bologna e ormai storico ct della Spagna (campione del mondo in carica) dopo quella che, chissà, potrebbe essere stata anche un anticipo della finale di Tokyo. «La medaglia d'oro è già prenotata - ha detto Sergio Scariolo -, non illudiamoci». Nonostante le critiche e un roster non certo eclatante, con giusto Durant e Lillard come eccezioni, Gregg Popovich sta ottenendo quello che vuole, senza dimenticare poi che il leggendario coach di San Antonio sta aspettando anche Devin Booker, Jrue Holiday e Khris Middleton che si aggregheranno una volta concluse le finali NBA tra Milwaukee e Phoenix (gara 6, che potrebbe essere l'ultima, stanotte).
FELICE. «Stiamo migliorando ogni giorno che passa» ha dichiarato Pop, stranamente loquace. Protagonista inatteso Keldon Johnson, promosso nel roster appena qualche giorno fa. «Ha giocato un match solido - ha continuato il coach parlando del suo giocatore agli Spurs -: ha tirato quando doveva».
Ieri la squadra da Las Vegas è volata in Giappone. Domenica prossima la gara d'apertura contro la Francia potrebbe però giocarla con soli 8 elementi. Ieri infatti Zach LaVine è finito nel protocollo medico sanitario Covid e non è partito. Poi dipenderà dall'evolversi delle finali negli States. «Ci stiamo preparando per la Francia da due anni - ha concluso Popovich, che per un momento è sembrato eccitato come un ragazzino -: ci penso ogni giorno».
E la Spagna? Quella vista a Las Vegas è stata soprattutto Rubio (23 punti).