In dubbio i GP di Thailandia e Malesia
Tra le tante ipotesi e suggestioni della pausa estiva della MotoGP - i dubbi legati al futuro di Valentino Rossi e all'accordo tra il suo team e Aramco, la Dorna che viene data interessata all'acquisto della maggioranza delle quote del Barcellona FC - per il Motomondiale c'è un filo conduttore: il calendario provvisorio.
Dopo che la pandemia ha causato la cancellazione dei GP del Giappone e di Australia, sostituito quest'ultimo da una seconda data in Portogallo a Portimao, la trasferta extra-europea di ottobre prevede oggi la tappa texana di Austin (3 ottobre) e la doppietta asiatica Thailandia-Malesia (17 e 24 ottobre). Tuttavia il primo dei due appuntamenti è nuovamente in pericolo: nell'ultima settimana la media dei contagi da Covid-19 in Thailandia è stata attorno alle 10.000 unità giornaliere e il processo di vaccinazione non va a passo spedito. Questo impedirebbe la presenza del pubblico a Buriram (sui ben 225.000 presenti del weekend del 2019, un quarto arrivarono dall'estero), condizione imprescindibile per rendere profittevole la lunga trasferta. Si attende nei prossimi giorni la decisione del Ministero del Turismo e dello Sport, dopo un consulto con la Dorna, ma è sempre più probabile la cancellazione del GP di Thailandia. E la stessa Malesia è considerata a rischio.