Green pass e colori regioni la maggioranza si divide
Sul tavolo anche la vaccinazione obbligatoria del personale scolastico e lo stato d’emergenza
Sul tavolo del governo una serie di nodi e decisioni da prendere sui quali non c’è accordo nella maggioranza. Tra oggi e domani i punti caldi sono green pass, obbligo vaccinale, i colori delle regioni e lo stato d’emergenza. Occorre, comunque, fare presto a causa della ripresa dei contagi da coronavirus (variante Delta in ascesa) in Italia. Le anticipazioni indicano un green pass obbligatorio per eventi, concerti e teatro, stadi, palestre e circoli sportivi. Verrà richiesto per i viaggi, treni, aerei e navi. E probabilmente anche la riapertura delle discoteche, al 50% della capienza, sarà legata a questo certificato.
Il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha preparato un dossier con la strategia per fronteggiare la nuova minaccia.
Nel testo si legge che il green pass sarà rilasciato soltanto al completamento del ciclo vaccinale e non, come accade adesso, dopo la prima dose. La campagna vaccinale, inoltre, dovrà essere potenziata soprattutto per gli over 60, che saranno identificati attraverso il sistema sanitario nazionale. Il Cts ha inoltre proposto di «valutare ogni possibile intervento finalizzato a utilizzare sistemi automatici di incrocio di registri (assistiti dal sistema sanitario nazionale e vaccinati) al fine di identificare, nel minor tempo possibile, i soggetti a maggior rischio per ragioni anagrafiche che non hanno ancora ricevuto il vaccino». Riguardo l’allerta per la variante Delta, maggiormente contagiosa e «capace di indurre manifestazioni anche gravi o fatali in soggetti non vaccinati o che hanno ricevuto una sola dose di vaccino», il Cts ritiene prioritario tornare al tracciamento di tutti i casi e al loro sequenziamento.
La cabina di regia si riunirà oggi, al massimo domani, per decidere cosa fare e ormai sembra scontato che il green pass diventerà obbligatorio in posti come stadi, palestre, luoghi dove si tengono concerti oltre a treni, aerei e navi.
Il green pass per accedere dovrebbe essere esteso a locali e ristoranti al chiuso. Per chi risulterà senza il certificato verde, multe salate. Comunque, il governo dovrà stilare un elenco di locali e situazioni dove il certificato verde sarà d’obbligo. L’obiettivo è quello di tenere le restrizioni al minimo, ma intensificare l’uso del green pass dove i contagi crescono. Se una regione rimane bianca ci può essere un tipo di utilizzo di green pass, ma se una regione ha criticità maggiori, piuttosto che chiudere si applica il green pass in modo più restrittivo. C’è chi vorrebbe il modello francese, che però ha scatenato proteste in tutta la Francia e ieri la devastazione, da parte dei no vax, di due centri vaccinali.
In discussione, in Italia, c’è poi l’idea di disporre l’obbligo della vaccinazione contro il covid per insegnanti e personale scolastico, visto il nodo scuola ancora non risolto a meno di due mesi dal ritorno in aula. Non è detto, però, che verrà inserito come per il personale sanitario.
Al centro dell’attenzione c’è anche la discussione per cambiare i parametri che decidono i colori delle regioni. Da settimane i presidenti chiedono di cambiarli e ora siamo arrivati a un punto di non ritorno, per un semplice motivo: con il prossimo monitoraggio Iss diverse Regioni supereranno la soglia per tornare in zona gialla. Entro venerdì vanno cambiati, considerando priorità l’occupazione dei posti d’ospedale e di terapia intensiva, altrimenti l’Italia smetterà di essere completamente bianca. Mentre l’obiettivo della maggioranza è quello di mantenere tutta Italia in zona bianca almeno fino a Ferragosto ed evitare la chiusura delle attività economiche. Infine, c’è lo stato di emergenza. Il 31 luglio scadrà, ma l’obiettivo è prorogarlo all’autunno, se non direttamente fino a fine anno.