Imparate da Mancini
Nella stagione scorsa, i giocatori nati dopo il 2000 sono stati in campo solo
Primi gol dell’estate 2021. Doppiette di Samuel Mulattieri (classe 2000) e Martin Satriano (classe 2001) tutt’e due dell’Inter.
ROMA - Sono giovani, l'anno di nascita sulle loro carte d'identità ha smesso di iniziare con il vetusto numero uno per passare a un più fresco due. Vengono considerati generalmente il futuro, ma alcuni sono già il presente. Rappresentano il simbolo del cambiamento e del rinnovamento, generazioni che gradualmente stanno guadagnando spazio. Lo ha confermato anche il ct Roberto Mancini, che da tempo ha avviato un percorso di questo tipo e già nell'ultimo Europeo ha portato con sé - facendolo anche giocare nel finale di partita contro il Galles - il classe 2000 Giacomo Raspadori.
NUMERI. È lui in un certo senso il simbolo di questa trasformazione, il modello che tutti i "baby" della Serie A hanno preso ad esempio per sognare. Già, un sogno. Perché nonostante i buoni propositi e i segnali d'apertura verso le nuove leve, i dati raccontano una realtà molto più complicata.