La D’Alie: «Allenamenti anche alle 14 con 40°»
«La fatica è stata mitigata dalle tante emozioni» Il c.t. Capobianco: «Francia e Usa le favorite, ma...»
Quel canestro pazzesco, quasi sulla sirena, contro l'Ungheria in casa loro, Rae Lin D’Alie non lo scorderà più. Un tiro che vale una vita e che soprattutto ha regalato la qualificazione della Nazionale Femminile 3x3 per le Olimpiadi di Tokyo.
Domani all’Aomi Urban Sports Park, alle 10.30 italiane, ci sarà l'esordio della squadra tricolore contro la Mongolia. Quindi alle 14,25 la sfida contro la quotatissima Francia.
SOGNO. Le azzurre intanto proseguono gli allenamenti per farsi trovare pronte. «Sono molto contenta, io come tutto il resto della squadra, perché stiamo preparando molto bene il nostro esordio» dice la D'Alie, playmaker italo-americana. «Siamo finalmente arrivate prosegue la giocatrice trentatreenne - dove volevamo arrivare. Anche durante gli allenamenti c'è un entusiasmo contagioso, perché ci rendiamo conto di essere dentro a un sogno».
Così, in una situazione come questa, niente può essere scontato. «Il Villaggio ci trasmette ulteriore energia: lunedì ci siamo allenate alle 14 , sotto al sole e con 40 gradi. Ma la fatica era relativa, mitigata dalle emozioni di queste ore».
TESI. La clessidra intanto continua ad andare e il momento tanto atteso, quello che resterà scolpito nella memoria, si avvicina sempre di più.
«Non vediamo l'ora di entrare nella competizione, questi giorni voleranno e saranno ricordati da noi per tutta la vita: ecco perché vogliamo fare qualcosa di speciale, con lo stesso spirito messo in campo a Debrecen e che ci ha portato fin qui».
Mentre le ragazze si allenano, il loro coach, Andrea Capobianco, ha anche trovato il tempo per prendere la Laurea in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni, discutendo la tesi da Tokyo. Ma ora per lui l'attenzione torna tutta sull'appuntamento olimpico. «Cosa ci aspettiamo da questo torneo? Di giocare sempre al massimo delle nostre possibilità, di non lasciare nulla di intentato in una competizione che può capitare anche una sola volta nella vita. Questo dobbiamo chiedere a noi stessi. Poi a fine partita guarderemo il punteggio e faremo i complimenti a chi eventualmente è stato più forte di noi».
Dopo tanti anni di basket 5 contro 5, Capobianco si trova a vivere una nuova avventura. «Il 3x3 - dice il tecnico azzurro - è un gioco esaltante, che propone emozioni continue e sempre diverse. Chiaro che Francia e Team USA partono con i favori del pronostico, ma sono sicuro che vedremo parecchie sorprese».
Un pronostico che potrebbe coinvolgere anche le azzurre del 3x3. «Lo avevo già detto in Italia e lo ripeto anche qui. Una speranza speriamo di essere proprio noi dell’Italia».